Compagnia Simona Bucci

PRELUDI E FUGHE. STUDIO

6 Luglio 2019 19:00

PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT


INFO
BIGLIETTI
intero 10€
ridotto 8€ *

* over 65, under 18, soci Arci, UnicoopFirenze, Controradio Club, Touring Club Italiano, ACI Firenze, Lungarno, Carta Istituto francese Firenze, Carta Più / MultiPiù Feltrinelli, GenderBender Card, IREOS, tessere Biblioteche Circuito SDIAF, Amici di Palazzo Strozzi, possessori dei biglietti mostre in corso a Palazzo Strozzi, possessori biglietti e abbonamenti ATAF & Li-nea e Busitalia; studenti universitari, Polimoda, Accademia Belle Arti, IED, LABA Firenze, ISIA Firenze, iscritti scuole di danza convenzionate


Al termine di un periodo di residenza negli spazi del PARC, la Compagnia Simona Bucci presenta un primo studio di Preludi e Fughe, spettacolo commissionato dallo Stresa Festival, con debutto il 30 agosto 2019.

 

Dmitri Shostakovich è una delle voci più ispirate e peculiari tra i compositori del Novecento. Ha dimostrato come sia possibile comporre musica di profonda originalità e indipendenza poetica, dosando sapientemente sarcasmo, ironia, beffa, in un clima spesso incantato e irreale.
I 24 Preludi e Fughe op. 87 (1950-51) sono l’opus magnum di Shostakovich e hanno lasciato un segno profondo nel repertorio pianistico del Novecento. Scritti in un linguaggio essenzialmente tradizionale, spesso derivato direttamente da esempi bachiani (in particolare dai 48 Preludi e Fughe del Clavicembalo ben temperato), suonano ancor oggi estremamente moderni. I contenuti emotivi si basano non tanto su idee musicali intrinseche, quanto soprattutto su riferimenti “metamusicali”, ossia su stilemi e modelli preesistenti che il pianoforte è perfettamente in grado di far riemergere alla memoria dell’ascoltatore.
Questo meccanismo consente a Shostakovich di adottare una complessa simbologia, spesso legata a mondi arcani ed esoterici, per rendere atmosfere di grande intensità, in cui confluiscono il grottesco e il tragico, il misticismo e lo sberleffo.
[Roberto Prosseda]

We did not come to remain whole.
We came to lose our leaves like the trees, Trees that s_art again,
Drawing up from the great roots.
[Robert Bly]

Le atmosfere dalla musica di Shostakovich evocano luoghi dell’essere, stati di ombra, aneliti, ma anche giochi, leggerezza e sogno. Panorami emotivi, tessiture e tasselli di una unità della molteplicità. Sette presenze maschili condividono con la musica uno spazio e un tempo, nel costante inarrestabile mutamento del divenire. Testimoni di frammenti di realtà distillati dall’esperienza e natura individuale. I gesti trovano identità e definizione dall’osservazione e dall’analisi delle forme originarie delle esperienze del singolo e della collettività. Identità affermate ma pronte a negarsi in favore del cambiamento, ponendosi pensieri e coltivando i dubbi più che le certezze.
[Simona Bucci]

 

 

musica: Dimitri Shostakovich: 9 Preludi e Fughe op. 87 (1, 5, 7, 10, 12, 13, 14, 16, 24)
eseguiti da: Roberto Prosseda
coreografia: Simona Bucci
interpreti: Luca Campanella, Daniel Cantero, Roberto Lori, Carlo Mauro Maggiore, Paolo Mereu, Giovanni Scarcella, Hal Yamanouchi
light designer: Gabriele Termine
allestimento scenico e costumi: Simona Bucci
organizzazione e distribuzione: Marika Errigo
comunicazione e promozione: Giedre Bagdziunaite
produzione: Compagnia Simona Bucci
commissione e coproduzione: Stresa Festival
con il contributo di MIBAC, dip. dello spettacolo dal vivo, Regione Toscana
residenza: PARC Performing Arts Research Centre/Fondazione Fabbrica Europa per le arti Contemporanee

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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