DICKSON DEE & ALESSANDRO CARBONI | OVERLAPPING DISCRETE BOUNDARIES | NAKADIA

Dj set

22 Maggio 2010 23:00

Stazione Leopolda di Firenze | IT


INFO


un progetto CityMix
ideato da Andrea Mi
a cura di Fabbrica Europa, Musicus Concentus, Intooitiv

 

Overlapping Discrete Boundaries live set
musica: Dickson Dee
video live: Alessandro Carboni

Le tensioni urbane di alcune megalopoli asiatiche, raccontate in un viaggio sonoro e visivo. Per circa due mesi, Alessandro Carboni e Dickson Dee hanno esplorato gli spazi urbani del sud est asiatico attraverso un’analisi urbana sperimentale tra video e audio e nuove tecnologie. I materiali raccolti sono rimodulati e presentati in un live set audio-video.

Dickson Dee. Sound artist, produttore, compositore e fondatore della etichetta Noise Asia, Dickson Dee lavora nel campo della musica da più di 20 anni. Nel 1996 debutta con l’album past distribuito dalla Tzadik label (U.S.A.). Da quel momento inizia a costruire un personalissimo stile che spazia tra avanguardia, sperimentale, musica concreta, elettronica, new classical, industrial noise, dance, elettronica world jazz . Nel corso degli anni ha suonato sotto diversi pseudonimi e in diverse formazioni: DJ Dee per l’elettronica e progetti sperimentali, Li Chin Sung per la musica concreta e l’avanguardia, PNF industrial noise, Khoomi Sound Machine per elettronica world jazz, Dickson Dee per electro-acoustica, campioni cut ‘n’ paste e giradischi. Ha collaborato con diversi artisti quali Zbigniew Karkowski, Otomo Yoshihide, Sainkho Namtchylak, Maja Ratkje,Sachiko M,Werner Dafeldecker, Patrick Pulsinger,Cdrk,Tujiko Noriko, Tetsuo Furadate,Yoshida Tatsuya, Keiji Haino,Adichi Tomomi, Astro, Makigami Koichi,Kang Taehwan, Lawrence English, Electronicat , Park Je Chun, Jonas Hellborg, Uwe Dierksen, VJ Milosh, Dr Das, Alessandro Carboni. Oltre ai concerti Dickson collabora con artisti visivi e danzatori alla creazione di spettacoli e performance.

Alessandro Carboni affronta percorsi di ricerca che da sempre coinvolgono più discipline e che attingono a studi di tipo specifico, teorico e pratico. Il coreografo si avvale di collaborazioni con altri artisti, studiosi, ricercatori, urbanisti,architetti, creando delle piattaforme artistiche e di lavoro che divengono snodi e punti fermi del percorso progettuale. Da diversi anni ha concentrato il suo lavoro sulla creazione di un metodo generativo di composizione per la performance: il ROT – rules of thumbs, nato dallo studio della matematica, della teoria dei sistemi e della geografia urbana. Insegna “Methodology as Performance Practice” per il Master di “Scenography for Performance” alla Central Saint Martin’s College of Art and Design di Londra. Coordina inoltre il “LaDU – laboratorio di densità trasformazione urbana” del Dipartimento di Architettura di Cagliari, e il corso di “Digital Performance” del Master in Digital Environment Design presso la NABA di Milano. Recentemente ha iniziato a collaborare con la School of Architecture di Hong Kong curando un’attività di ricerca multidisciplinare tra architettura, arti visive e scienze cognitive.

 

Nakadia dj set
Era il 2002 quando una giovane ragazza tailandese al suo primo viaggio in Europa scopriva i nuovi ritmi della club culture e incantata dalla musica elettronica iniziava la sua pratica come dj.
E’ bastato poco a svelare Nakadia come un autentico fenomeno, grazie a uno straordinario entusiasmo che l’ha guidata tra i ritmi di oggi e l’ha vista protagonista in oltre 400 eventi in più di 200 club di 46 paesi diversi. La quantità di club e paesi visitati ha influenzato il suo stile e Nakadia ha acquisito la capacità di adattarsi alle situazioni più diverse, spaziando dalla cerimonia di chiusura del Campionato del Mondo di Calcio a Berlino nel 2006, alle edizioni più importanti della Loveparade, come l’anno scorso a Johannesburg. Nakadia vive tra la Thailandia e Berlino, e nei tanti posti dove si reca per i suoi set porta un’energia straordinaria e cosmopolita. Le sue performance in cui personalizza ritmi techno e house hanno trionfato ovunque e sono documentate da numerose uscite discografiche per la sua etichetta K-Dia e per la Khonburi Underground.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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