Jari Boldrini | Stanza 1.5

RESIDENZA

4 Novembre 2019 - 9 Novembre 2019 10:00

PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT


INFO


Jari Boldrini in residenza a PARC dal 4 al 9 novembre con il suo nuovo progetto coreografico Stanza 1.5.

 

Nel lavoro Stanza 1.5 ho indossato degli occhiali con lenti graduate.
Ho cercato di capire, attraverso il movimento, in che modo il mio corpo potesse essere condizionato da una difficoltà, da una distorsione delle cose che osservavo. Trovatomi dentro questo nuovo status ho capito che la prima cosa che subiva un effetto era la postura del corpo, e a seguire il movimento.
La mia struttura reagiva dunque allo spazio circostante, che ai miei occhi era distorto. Mi sono concentrato quindi sulla reazione tra occhio e movimento, tra esterno e interno, tra sconosciuto e conosciuto e ho analizzato ogni singola parte del corpo portando l’attenzione anche su scheletro e materia.
Ho cercato il modo di riadattare la mia struttura a uno spazio nuovo, chiedendomi se ci fossero e quali potessero essere gli effetti sull’atteggiamento psicologico, data la possibile condizione di perdita di controllo e di reset necessario.
Lo spettatore non vede quello che io vedo, assiste a un processo di ricostruzione in cui l’immaginazione e il ricordo hanno un ruolo fondamentale ed è invitato a percepirne il processo.
L’intento è quello di esplorare diverse condizioni imposte da elementi esterni, come in questo caso le lenti, che conducano ad una modifica della postura e abbiano un effetto sulla nascita e sul senso profondo del movimento.
– Jari Boldrini –

 

Dopo gli studi presso il Centro di formazione Opus Ballet di Firenze, Jari Boldrini inizia a lavorare come danzatore per diverse realtà, collaborando con la Compagnia Virgilio Sieni, Le Supplici di Fabrizio Favale, Thor di Thierry Smith, Nelson Reguera, Cristina Kristal Rizzo, Letizia Renzini, Marina Giovannini e Stefano Questorio.
Nel 2014 coreografa e interpreta l’opera Vesalii Icones diretta da Peter Maxwell per la Biennale musica di Venezia. L’anno successivo, nell’ambito della rassegna Stanze Segrete, presenta Verso una visione caleidoscopica. Nel 2016 crea e interpreta le coreografie di RED Variations on a dance theme, un film di Jacopo Jenna.
Nel 2018, con Ultima Estate, è finalista al premio Equilibrio. Sempre nel 2018 crea e interpreta Divino per metà nell’ambito del festival La Democrazia del corpo e Tiny space Costruzione per il progetto Nuovi cantieri culturali Isolotto.
Grazie all’incontro con altri otto danzatori, dà vita allo Stabile di Lì che avvia flussi di scambi artistici, condivisioni e scambi di pratiche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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