La matematica come porta dell’invisibile

Luigi Lombardi Vallauri

20 Maggio 2010 17:00

Istituto francese di Firenze | IT


INFO


Molto presto la matematica è stata vissuta non solo come una disciplina scientifica, ma anche come un accesso privilegiato all’eterno, come un “immortalizzarsi per quanto è possibile” (Platone).
Ancora oggi ha senso prolungare questa millenaria, e forse perenne, esperienza di mistica laica.

 

Luigi Lombardi Vallauri
Dopo una formazione teologica, si è laureato in Giurisprudenza e dal 1970 è professore ordinario di Filosofia del diritto nell’Università di Firenze. Dal 1976 al 1998 ha insegnato Filosofia del diritto presso l’Università cattolica di Milano.
Autore di una vastissima serie di saggi filosofico-giuridici, pubblicati tra il 1967 e il 1981, Lombardi Vallauri ha assunto nel 1989, con Terre. Terra del Nulla, Terra degli uomini, Terra dell’Oltre, una posizione radicalmente critica nei confronti della dottrina cattolica ortodossa, aprendo un nuovo filone della sua ricerca. Successivamente, con Nera Luce. Saggio su cattolicesimo e apofatismo, apparso nel 2001, Lombardi ha condotto una critica serrata ai dogmi del cattolicesimo, approfondendo la propria originale prospettiva filosofica orientata sulla mistica e ricca di echi del pensiero orientale.
Nel 1998 il prof. Lombardi Vallauri è stato sospeso dall’attività didattica presso l’Università cattolica per il suo insegnamento, giudicato eterodosso rispetto alla dottrina della Chiesa Cattolica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Comments are closed.