La vasca

Alfonso Diego Casella

9 Luglio 2016 19:30

Hotel Leon Bianco di San Gimignano | IT


INFO
CREAZIONE ORIGINALE

BIGLIETTI
Intero 12€
Ridotto 8€ *
Ridotto 5€ **

* per over 65, tesserati FAI – Fondo Ambiente Italiano, over 65, soci Arci, Unicoop, Controradio Club, Touring Club Italiano, Carta Più / MultiPiù Feltrinelli, ospiti delle strutture ricettive convenzionate, scritti corsi LUS – Libera Università di San Gimignano, possessori del biglietto d’ingresso ai Musei Civici di San Gimignano, sostenitori “Leggeri d’Inverno”

** per under 18, studenti universitari, allievi scuole di teatro e danza

Orizzonti vertical card 55€
La card, acquistatabile presso l'Ufficio Pro Loco di San Gimignano, comprende l'ingresso a tutti gli spettacoli in programma

Promozione OV 2016
È possibile assistere a due spettacoli nella stessa giornata acquistando il biglietto d’ingresso al secondo spettacolo in programma al prezzo agevolato di 5€

BIGLIETTERIA E PREVENDITE
Pro Loco San Gimignano
Piazza Duomo
San Gimignano (SI)
Tel. 0577 940008
info@sangimignano.com
www.sangimignano.com

di e con Diego Alfonso Casella
coproduzione: Compagnia Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali, Fondazione Fabbrica Europa

 

 

“C’è chi racconta che Ulisse annegò dentro una pozzanghera proprio davanti casa sua, appena sbarcato a Itaca.
E invece eccomi qua.
Dopo dieci lunghi anni, che suono il citofono. E mi aprono la porta.”

Ulisse, stanco a causa dei suoi viaggi e del suo lungo peregrinare, torna finalmente ad Itaca e si perde tra i pensieri nella vasca da bagno della propria abitazione.
I pensieri vengono a galla e con essi anche paure e frustrazioni di uno dei più famosi personaggi della mitologia greca restituendoci il ritratto di un eroe allucinato e alla deriva, molto più contemporaneo di quello che si possa immaginare.
Una minuscola epopea postmoderna in chiave tragicomica per attore e vasca da bagno. Una farsesca Odissea formato bonsai e rielaborata in forma di viaggio sedentario.

“Questo monologo teatrale ho cominciato a scriverlo a gennaio dell’anno scorso, dopo aver letto sui giornali che a seguito della probabile vittoria di Tsipras, in Grecia, i mercati reagivano male, anzi, andavano addirittura in tilt, ho guardato l’intera faccenda secondo una prospettiva di diritti civili, politici, umani, negati. L’ho iniziato a scrivere per davvero dentro una vasca da bagno, a Basilea, e l’ho terminato il 5 luglio 2015, vale a dire il giorno stesso del referendum greco. Mi ha impressionato in questo breve lasso di tempo la quantità di libertà civili negate in nome del libero mercato e mi sono pertanto chiesto se davvero il libero mercato è più importante della libertà vera e propria e quindi dei diritti umani e quindi della democrazia. Mi sono immediatamente immedesimato in una specie di Ulisse postmoderno, che diventa disertore per protesta e al rientro dal suo viaggio si ritrova in casa l’aristocrazia del “capitalesimo” globale che ha invaso il suo palazzo e che sta smantellando i diritti sociali dell’isola mettendo seriamente in pericolo i diritti naturali dei suoi abitanti. Trovo necessario questo breve preambolo politico, per spiegare il perché lo scorso mese di novembre questo testo ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International” (Alfonso Diego Casella)

 

Alfonso Diego Casella, nato nel 1967 a Francavilla Fontana (Brindisi), vive tra Siena e Basilea, dove collabora con Siena Italian Studies, l’Oregon University Program e la Volkshochschule. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Siena, ha frequentato assiduamente anche corsi di letteratura. Ha collaborato alla pubblicazione “Tamburi Battenti” (con Gianni Celati, Umberto Eco, Ginevra Bompiani), con “La voce del Campo”, alle pagine culturali del quotidiano “Il Cittadino” e ha lavorato fianco a fianco con Antonio Tabucchi al Gruppo Studio Brasile. Dopo aver vissuto per quattro anni a Londra, si è trasferito a Strasburgo, dove ha conseguito un Master in Scienze Politiche, in ‘Storia dell’integrazione Europea’. Il suo primo romanzo, Cicoria, è stato pubblicato nel 2008 con la prefazione di Tabucchi.
Casella rivendica un impegno civile e politico che affonda le sue radici nel pensiero e nelle opere di Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini, oltre che in quelle del rimpianto amico e maestro Tabucchi, al quale ha dedicato il suo ultimo libro.

 

 

 

 

 

 

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