Lian Guodong | Lei Yan

I DIDN'T SAY ANYTHING

11 Maggio 2019 21:00

PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT


INFO
BIGLIETTI
intero 10€
ridotto 8€ *

* over 65, under 18, soci Arci, UnicoopFirenze, Controradio Club, Touring Club Italiano, ACI Firenze, Lungarno, Carta Istituto francese Firenze, Carta Più / MultiPiù Feltrinelli, GenderBender Card, IREOS, tessere Biblioteche Circuito SDIAF, Amici di Palazzo Strozzi, possessori dei biglietti mostre in corso a Palazzo Strozzi, possessori biglietti e abbonamenti ATAF & Li-nea e Busitalia; studenti universitari, Polimoda, Accademia Belle Arti, IED, LABA Firenze, ISIA Firenze, iscritti scuole di danza convenzionate

25€ abbonamento FOCUS CINA (spettacoli del focus sugli artisti cinesi dal 9 al 12 maggio al PARC)


nell’ambito del progetto
FOCUS CINA
Corpo, ideologia, contemporaneità

 

La pièce co-creata da Lian Guodong e Lei Yan è un’esplorazione che, partendo dalla concretezza del corpo, arriva alla dimensione immaginaria dello stesso, degli oggetti e delle azioni sceniche.
In questo percorso i due coreografi hanno cercato di scoprire una sorta di potere al di là del movimento fisico e del testo teatrale, per aprire altre possibilità espressive. Un’espressione che è anche un’introspezione sull’essenza della performance, una riflessione sull’invalidità, sulla disarticolazione e sul riallineamento del corpo. E anche sul silenzio che dobbiamo mantenere e che si nasconde alla luce del sole.

 

Lian Guodong è un coreografo indipendente di Pechino. Dopo la laurea in letteratura alla Capita Normal University, si è formato in danza contemporanea presso la Beijing Modern Dance Company. Nel 2004 si è unito al Jinx Dance Theatre di Shangai e nel 2005 è entrato a far parte di Beijing Dance/LDTX. Coreografo e danzatore dal 2006, ha collaborato con numerose compagnie come Living Dance Studio, Paper Tiger e Wang Jianwei. È stato invitato da Emio Greco / PC ad Amsterdam nel 2010 con il progetto di danza “Beyond China”, e ha ottenuto una borsa di studio dell’America Dance Festival nel 2012. Le sue opere sono state invitate in molti festival a Pechino, Guangzhou, Shangai, Kunming e Hong Kong.
Lei Yan è una danzatrice e coreografa dello Hubei residente a Pechino. Si è diplomata alla Beijing Dance Academy nel 2006, dove ha insegnato danza moderna negli anni seguenti. Tra il 2009 e il 2011 ha fatto parte della Beijing Modern Dance Company con cui si è esibita in Cina e Israele (Europalia). Tra il 2011 e il 2014 si è unita alla compagnia Tao con cui ha danzato, tra gli altri, al Lincoln Arts Centre Festival, Sidney Opera House Spring Festival, Festival di Vienna, il New Wind Festival di Taiwan, Sadler’s Wells Theatre. Come coreografa è stata invitata al CCD Independent Choreographer Project, Beijing Cross Festival, Shangai Fringe Festival, Guandong Modern Dance Festival e I-Dance Festival Hongkong. Collabora spesso con la compagnia Paper Tiger.

 

 

FOCUS CINA
Corpo, ideologia, contemporaneità

Quando si sente parlare di arti sceniche cinesi, la mente va immancabilmente alle stesse immagini: le movenze languide dell’opera di Pechino, le prodezze fisiche di acrobati e contorsioniste, le immense coreografie di gruppo. Cartoline di una Cina esotica, lontana nel tempo e nello spazio, difficile da conciliare con la nostra idea (italiana, europea) di “contemporaneità”. Suggestioni che solleticano la fantasia suggerendo una differenza sostanziale, irriducibile, fra “noi” e “loro”. Dietro l’immagine bidimensionale riproposta incessantemente dai media, ci sono non una ma tante Cine diverse. E la danza contemporanea rispecchia bene il dinamismo di questo paese: una realtà in mutamento, sfaccettata, in cui tradizione e sperimentazione coesistono e dialogano in modo complesso. La rassegna “corpo-ideologia-contemporaneità” intende proporre, al pubblico italiano ed europeo, una panoramica ampia sulla recente produzione di danza e arti visive cinesi.
Cinque coreografi emergenti presentano il loro lavoro attraverso spettacoli, performance e workshop. Al centro della loro ricerca, il corpo, e le diverse forze ideologiche che (in ogni periodo storico) lo attraversano, condizionano, definiscono.
Dal corpo come luogo di resistenza di Lian Guodong/Lei Yan al corpo come ricettacolo della memoria di Wu Hui e Yu Yanan; dal corpo queer e provocatorio di Er Gao alla ricostruzione archeologica del corpo di Tian Tian. Oltre alla parte performativa, il programma offre occasioni di approfondimento con lectio magistralis di personalità accademiche, incontri con gli artisti e momenti di sharing con coreografi italiani. Anche l’aspetto visivo avrà un ruolo centrale, con filmati e contributi video che ripercorrono momenti e personalità salienti della danza contemporanea cinese.

Fabrizio Massini, curatore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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