“Quando I diavoli vogliono indossare i peccati più neri, si mascherano prima con apparenze celesti, come ora faccio io.
E mentre questo onesto sciocco (Cassio) implora Desdemona di riparare le sue fortune e lei preme fortemente sul Moro, io gli verserò nell’orecchio questa pestilenza: che lei lo prega spinta dalla lussuria….così trasformo in pece la sua virtù e con la sua stessa bontà faccio la rete che li acchiappa tutti.”
William Shakespeare, Otello
Bisbigliando, intrecciando e sospendendo lo spazio scenico, due danzatrici portano il pubblico in un viaggio liberamente tratto dall’Otello di Shakespeare.
Attraverso una sequenza di immagini e sensazioni evocate da quest’opera vanno a scavare nella vulnerabilità umana per farne danza.
Whispers nasce dalla curiosità di indagare le immagini evocate da un testo e come le parole possono influenzare il corpo in movimento. In scena Desdemona e Iago vengono interpretati dalla stessa persona, per accentuare l’ambiguità dell’opera.
Whispers non racconta la storia di Otello, ma la forza della persuasione attraverso un costante richiamo all’azione di bisbigliare, quasi come se Desdemona/Iago fosse il fantasma dei sentimenti di Otello, che mostra la sua fragilità rendendo la realtà opaca e illusoria, dove l’eroe diventa carnefice.
Silvia Bennett vive e lavora ad Amsterdam dove collabora con artisti locali e internazionali come Katie Duck, Kenzo Kusuda, Michio Ito, Vincent Cacialano, Michael Schumacher, Julyen Hamilton. Utilizzando e rielaborando varie tecniche di danza e teatro, sviluppa in questi anni il suo particolare approccio alla coreografia basato sull’improvvisazione e la ricerca interdisciplinare tra danza musica e luci. In questo metodo usa l’immaginazione pittorica come ispirazione e la consapevolezza anatomica del corpo come base tecnica.