18 Maggio 2010 - 19 Maggio 2010 18:00
Institut français Firenze | IT
Actualité, seule source éternelle de la poésie.
Blaise Cendrars
I Am America è nato dalla ricerca dell’Open Program del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards sul senso della parola poetica e sulla sua azione. Diretto da Mario Biagini e nato dall’approccio alle opere di Allen Ginsberg (1927-1997), I Am America è uno spettacolo in cui la poesia fa luce sul ruolo e la funzione che ci competono all’interno di uno specifico panorama sociale, economico e culturale.
Dunque l’America… Quell’America che parla di se stessa, delle sue speranze, contraddizioni, desideri, fallimenti brutali – quella divinità dalle tante facce inquietanti o meravigliose – che differenza c’è tra noi e lei? Quell’America siamo noi. Sono io.
Ti ho vista, un’umanità incarnata – guarda i tuoi figli, senti che cosa ti domandano – da dove pensi che vengano quelle voci e quei canti? Cosa sono questi ritmi e queste poesie? Sei una specie di madre che è stata cresciuta dai propri figli, e senza di loro non saresti. La tua bandiera, ora un vestito elegante, ora una bara, ora un povero panno di pietra, ora il battito d’ali di un aquila spaventata a stelle e strisce – croci e fasce a lutto… America, ma festeggi l’anniversario di matrimonio con te stessa nei giorni di guerra e funerale, te ne sei mai accorta? – Dov’e sparito tuo marito, dov’è Vecchio Padre Occhio di Pesce?
No, questa non è un’altra Berkeley, 17 Gennaio 1956 – Allen Ginsberg scrive un poema, “America, ti ho dato tutto e ora non sono nulla”. Ma quali sono le tue radici? Dove le affondi? Pescano nei desideri, nelle speranze e nelle contraddizioni – arrivano fino a qui, affondano nei petti dei tuoi figli. Hai sofferto quando essi hanno sofferto, hai fallito quando hanno fallito, ne approfitti quando ne approfittano – se lotti o preghi è perché loro lottano o pregano. America sei schiava, sei schiavista, sei la frusta, il frustato e il frustatore – i tuoi figli! Là dove affondi le tue radici abbiamo qualcosa in comune.
Riccardo Facco