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1 giugno 2018 20:00
platform A35
Una lacrima scende e diventa sorriso. Un seme si distrugge sbocciando in un germoglio. La materia, soggetta allo scorrere del tempo, pian piano modifica la propria forma. Un incontro dà origine a una nuova vita. Un istante si tuffa nel passato diventando ricordo. Una domanda cerca risposta allungandosi nell’ombra muta di una voce. Un evento che diventa vento, che scuote tutto il paesaggio, una linea dentro un gesto, e che sfugge, imprendibile, alla memoria.
Tutto quello che si osserva da vicino ha un tempo infinito ed è infinitesimale da altre distanze. Uno scarto che rende tutti gli elementi della realtà portatori di un grande e vitale mistero, un potere potenziale che all’atto dinamico è inarrestabile, incolmabile, sospeso oltre la fine: è la capacità e la necessità di generare cambiamento. Movimento in più parti e parte, esse stesse, di un altro movimento.
La vita: un incessante, perenne mutamento. Nascita, sviluppo, crescita, maturazione, invecchiamento. Felicità, sofferenza. Sorprese, illusioni, delusioni. Incontri, abbandoni, separazioni, cambiamenti di luogo.
Questo studio vuole indagare il mutamento nelle sue diverse, molteplici sfaccettature.
Continuamente, istante per istante, qualcosa dentro o fuori di noi si modifica, a partire dalle cellule del nostro corpo che si dividono e si riproducono, fino ad arrivare ai pianeti, agli asteroidi e alle comete che perennemente ruotano attorno al Sole.
Cambiamenti piccoli, grandi, volontari, involontari; cambiamenti che accettiamo e cambiamenti da cui vogliamo sfuggire, rimanendo ostinati sulle nostre idee e convinzioni.
Isabella Giustina inizia a studiare danza all’età di cinque anni. A Firenze frequenta il corso di formazione professionale triennale di danza moderna e contemporanea presso Opus Ballet. Dal 2011 al 2012 studia tecnica Nikolais con Simona Bucci e Paolo Mereu e successivamente si trasferisce a Bruxelles dove studia con coreografi e danzatori di fama internazionale tra i quali Thi-Mai Nguyen, Robert M Hayden, German Jauregui, Inaki Azpillaga, David Zambrano, Peter Jasko, Anton Lachky, Dominique Duszynski e frequenta le classi di compagnia di Ultima Vez/Wim Vandekeybus. Nel 2013 partecipa alla Biennale Danza di Venezia e danza nello spettacolo Tutti, diretto da Virgilio Sieni. Dal 2014 al 2017 partecipa ogni anno alle masterclasses di Carolyn Carlson all’Atelier de Paris. Nel 2016 e nel 2017 partecipa al percorso di studio “Progetto Azione”, che prevede laboratori a cadenza mensile con coreografi operanti in Toscana. Attualmente è iscritta al terzo anno del DAMS di Firenze.
Dal 2011 a oggi ha danzato negli spettacoli Visitazione (2011) e Locus (2012) diretti da Virgilio Sieni; If (2012) e (Ri)conoscere (2014) con Compagnia Gabriella Secchi; Sguardi nel tempo (2012) e Ultima Cena (2013) con Compagnia Giardino Chiuso; Incontri inaspettati (2014) e Enter Lady Macbeth (2014) con Compagnia Simona Bucci; Angel (2015) diretto da Charlotte Zerbey (Company Blu); Arcitaliani (2015), Mille brividi d’amore (2016) e La scomparsa delle lucciole (2017) con la regia di Gianfranco Pedullà e coreografie di Paolo Mereu; Nata Femmina (2017) diretto da Paola Vezzosi (Compagnia ADARTE). Attualmente lavora come danzatrice per la nuova creazione di Sabrina Mazzuoli, Alla Montagna.
È autrice e interprete di Destinata Guerriera, spettacolo selezionato per la Vetrina del Network Anticorpi XL 2017 e per il festival Essenziale 2017 (Essen, Germania) in seguito al concorso Miniatures 2017. Attualmente lavora alla sua nuova creazione Mutamenti.
coreografia e interpretazione: Isabella Giustina
musiche: Piero Corso, Einstürzende Neubauten
produzione: Company Blu
compagnia sostenuta da MiBACT Ministero dei beni e delle attività culturali e dalla Regione Toscana
[foto: Monica Vitali]
platform A35 si articola nel nuovo spazio di Fabbrica Europa, PARC ex Scuderie Granducali alle Cascine di Firenze, un luogo con una forte carica non convenzionale.
Alla base del progetto l’idea di ricercare nel territorio nazionale, e non solo, giovani coreografi la cui ricerca mostra nuovi processi creativi, ma anche la società in mutamento che in essi necessariamente si rispecchia.
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