25 Maggio 2019 21:00
PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT
declamare il mare
attraversamento, relazione, piacere
Alla base del progetto coreografico è il valore della ribellione, capace di unire gli animi (e i corpi) e accompagnarli attraverso lo spazio del rischio della bellezza e dell’immaginazione.
Ispirato alla poesia Rant e alla Beat generation (che è anche il riferimento per l’elaborazione dei suoni e della musica) il lavoro immagina collettivamente un’indispensabile rivoluzione del sé.
La danza, in luogo del corpo e dell’azione simbolicamente rivoluzionaria, si legge nel suo essere costituzionalmente multipla, azione di nesso corale e poli-relazionale, prima che nella sua limitata singolarità individuale.
Il corpo in Sea Rant è parte di una polivalenza tra il corpo individuale (e indiviso: interiore e fisico) e gli altri. Esso è sia elemento di comunicazione (scambio o interazione), sia ambiente (ereditato e generato). Nella Danza il corpo non è mai isolato, tuttavia è identificabile solo nella sua alterità in continua rivoluzione che scorre dalla singolarità verso l’esplorazione dinamica dello spazio nell’estensione della propria differenza transitoria. Passaggio, canale, filtro ed elaboratore, il corpo è generato e generatore di relazioni, nutre e si nutre della connettività di cultura-sociale.
Una costruzione temporanea di modelli in parte spontanei e di attraversanti di-visioni profonde.
Company Blu