26 giugno ore 19:30
27 giugno ore 21:15
A Peaceful, Peaceful Place nasce dall’incontro tra Davide Valrosso e tre danzatori indiani dell’Attakkalari Centre for Movement Arts di Bangalore grazie al sostegno di Crossing the sea, progetto di internazionalizzazione nato allo scopo di creare e consolidare collaborazioni di lungo termine tra Italia e paesi asiatici e del Medio Oriente.
Il lavoro si basa su una serie di azioni coreografiche nate dal dialogo e dall’incontro con diversi linguaggi: dal Kalari Payat, arte da combattimento tra le più antiche esistenti, a elementi di yoga (Asana e Pranayama) e gestualità tratte da antiche danze tradizionali indiane, scomposte e ibridate all’interno di una danza a tratti materica a tratti formale.
Il risultato è un’architettura compositiva dal linguaggio fortemente originale, in bilico tra sacro e profano, spazio di riflessione sul tema dell’UNO, principio che indica l’unita di tutte le cose, e tema trattato in uno dei più antichi testi sacri della tradizione induista, i Rig Veda, risalente all’incirca al secondo millennio a.C. e poi ripreso in occidente da Platone, Plotino e infine da Hegel.
A Peaceful, Peaceful Place è un’occasione di incontro e di scoperta, uno spazio fisico dove si pratica l’arte del gesto e lo studio della forma. Un luogo di ritiro del guerriero che compie la pujo, il “rito di adorazione”, prima di dedicarsi al combattimento.
Davide Valrosso, dopo essersi diplomato presso English National Ballet, ha studiato in numerosi centri di formazione contemporanea. Per cinque anni ha lavorato stabilmente con la compagnia Virgilio Sieni sia come danzatore sia in qualità di performer e formatore all’interno dell’Accademia sull’Arte del Gesto. È autore nel progetto Cosmopolitan Beauty, prodotto da Cango – Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza e supportato dal Teatro Pubblico Pugliese (selezione Anticorpi 2016), e nel progetto We_Pop, prodotto dal Festival Oriente Occidente e selezionato alla NID Platform 2017. Ha preso parte al progetto Prove D’autore XL, edizione 2017, nell’ambito del quale ha realizzato We are not alone per il Triennio del Balletto di Roma, sotto la direzione di Roberto Casarotto. Nel 2018 ha ideato Biografia di un corpo, prodotto da Kilowatt/Capotrave, nell’ambito del progetto europeo BeSpectACTive e Sogno, una notte di mezz’estate, commissionato dal Balletto di Roma. È stato inoltre selezionato per il progetto Resid’And presso l’Accademia Nazionale di Roma per cui ha creato Bloom. Nel 2018 è diventato coordinatore del progetto “C.I.M.D Incubatore per la giovane coreografia”, sostenuto dal Mibac. A gennaio 2019 ha presentato Bloom II, site-specific in collaborazione con il Centro Culturale S. Chiara all’interno del Museo Mart di Rovereto. I suoi lavori sono stati presentati in Spagna, Croazia, Romania, Corea e India.
coreografia e ideazione: Davide Valrosso
danzatori: Nihal Pasha, Arathy AR, Virendra Nishad
coproduzione: Fabbrica Europa, Attakkalari Centre for Movement Arts, Anghiari Dance Hub