13 Settembre 2020 21:00
Teatro Cantiere Florida di Firenze | IT
Nel 1881 al Teatro alla Scala di Milano debutta il Gran Ballo Excelsior, uno dei balli italiani dell’Ottocento di maggior successo che, come dichiara il suo autore Luigi Manzotti, celebra la grandezza della civiltà contro l’oscurantismo che costringe i popoli: «Nelle tenebre del servaggio e dell’ignominia».
Sono gli anni delle Esposizioni Universali dove vengono celebrate le conquiste del progresso, della rivoluzione industriale, dell’imperialismo coloniale e dell’affermazione del concetto di identità nazionale e del suo immaginario di riferimento.
Date queste premesse Salvo Lombardo, guida della compagnia Chiasma, si interroga su quale è oggi l’eredità culturale di quell’idea di Occidente della fine del XIX secolo. Quali iconografie e quali immaginari del Gran Ballo Excelsior riemergono oggi, in forme apparentemente diverse, nelle rappresentazioni degli ‘altri’, nel disegno dei corpi, e nella negoziazione delle relazioni tra Europa e ‘resto del mondo’?
La pièce costruita da Lombardo non vuole essere un riallestimento del balletto, quanto piuttosto una sua ri-mediazione che si sofferma sugli immaginari stereotipici che il presente ripropone attraverso i suoi linguaggi, le sue raffigurazioni e i suoi media.