In seguito alla sfrenata espansione tecnologica, enormi cambiamenti stanno influenzato tutti gli aspetti della vita così come dell’arte contemporanea.
Intelligenza artificiale e ingegneria genetica sono prefigurazioni del futuro, del nostro pensiero e dell’evoluzione cui la razza umana andrà incontro.

Seguendo questa ipotesi, A Poem about the Unknown di Lian Guodong e Lei Yan (L-square Performance) indaga i mutamenti che il corpo umano potrebbe subire, le possibili rotte che l’umanità potrebbe seguire, le nuove definizioni o paradigmi che l’arte potrebbe trovare.

Tre danzatori compongono con i loro corpi una poesia sull’ignoto. Guardando al cambiamento, all’estinzione, all’evoluzione della vita, assumendo una scala temporale più ampia.
Uno sguardo pieno di immaginazione e curiosità, uno sguardo rivolto all’indietro dal futuro, verso noi stessi.
Una poesia scritta su, e per, l’ignoto. Un messaggio che forse tornerà indietro. Un’azione che accade nel presente, nel passato e nel futuro.

regia: Lian Guodong
coreografia: Lei Yan
performer: Fan Lu, Qian Tingting, Xu Yiming
light design: Wang Jingjing
sound design: Letizia Renzini
visual design: Qiu Yu
costumi: Zhang Sisi
video/foto: Fan Cong
dramaturg: Kai Tuchmann
produttore: Fabrizio Massini
assistente: Xu Li
commissionato da YAP – Young Artist Platform for Dance (Cina)
coproduzione: Fabbrica Europa, Goethe-Institut China, Theater im Pumpenhaus Münster, Shanghai International Dance Center
con il sostegno di Beijing 9 Contemporary Dance Theatre
ringraziamenti: Fei Yu Dance Studio, Yabin Studio, Xuelian Fang Studio, Beijing Chiao Kon Kee Culture Communication