9 Settembre 2021 21:00
Teatro Studio Mila Pieralli Scandicci | IT
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10 settembre 2021 21:00
When Monday came non è solo un confronto intellettuale con la furia della natura, ma rappresenta anche la profonda crisi esistenziale che stiamo vivendo.
Cosa facciamo ora? Gli avvertimenti non sono mai stati più evidenti. Non abbiamo bisogno di ulteriori prove del fatto che qualcosa sia andato storto.
Cosa succede alle persone quando il loro ambiente brucia? Cosa può venir fuori da un luogo in fiamme? Che tipo di cambiamento, in termini di condizioni umane, comporta la distruzione causata dal fuoco?
Queste sono alcune delle domande che Ina Christel Johannessen si è posta mentre viaggiava in un’Australia devastata dagli incendi. La coreografa norvegese è partita da questi interrogativi per creare uno spettacolo che vuole indagare non soltanto questioni filosofiche ma anche condizioni reali – l’impatto concreto del fuoco – immagini, suoni, odori. E poi naturalmente c’è il corpo, che può avere un ruolo attivo o passivo. Si può morire, ma anche fuggire, sopravvivere, fare la differenza e persino cambiare l’ordine delle cose e il corso degli eventi.
Quali sono quindi le possibili conseguenze di un incendio di vaste proporzioni? Semplicemente distruzione? Nuove possibilità? Cambiamento?
Incendio significa anche cenere. In alcune culture la cenere è simbolo di purificazione, di connessione con un’altra vita. Rappresenta la natura che si trasforma. La sfida è quella di portare questa condizione di distruzione e di nuova vita in una cornice estetica. E chi o cosa è il Lunedì? Solo un altro giorno? Il nome di un bambino del futuro? Come possono i risultati devastanti di un incendio essere così tragici e così belli al tempo stesso? Parte della storia è che la tragedia non è l’incidente che si verifica ma il riconoscere che questo è il destino dell’uomo.
Ambiguo è la mia parola preferita. Voglio mettere in scena gli opposti: qualcosa che può sembrare forte, si rivela molto fragile, o viceversa. Qualcosa di bello si trasforma in sgradevole o pericoloso, proprio come accade a noi umani. Siamo tutti pieni di qualità, emozioni, esperienze, bisogni, alcuni dei quali non ci piacciono o non vorremmo mostrare, ma non possiamo negare che esistano.
La mia ambizione è quella di creare nel pubblico un sentimento ambivalente tra piacere e inquietudine.