Pietro Pireddu

PANIMUNDU

12 Dicembre 2021 18:00

Teatro della Limonaia Sesto Fiorentino | IT


Della malva è ben noto il fiore che dà nome al colore. Meno appariscente è il suo frutto verde, nutriente, tondo e schiacciato: il panimundu, “pane del mondo”.

Panimundu si dispiega come una pratica coreografica dove spazialità, sensazioni, senso articolare e energia si modulano attraverso una serie di ripetizioni che divengono possibili solo con l’emergere di uno scarto rispetto all’azione, all’attimo che si è appena esaurito. Questo scarto, spesso minimo, segna una svolta, per quanto lieve, nelle relazioni tra le performer e con chi partecipa dell’evento.
La prossimità tra le interpreti non è mai affettata né diviene uno spettacolare (se non reazionario, di questi tempi) contatto-a-tutti-i-costi. Le relazioni rimangono in atto, visibili in quel moltiplicarsi di dettagli che è dono del senso del tempo compositivo di Pietro Pireddu con Carolina Amoretti, Chiara Casiraghi, Giulia Gilera e il compositore Spartaco Cortesi («Se ci fosse più tempo i dettagli si moltiplicherebbero, ma guardando di sfuggita molto sfugge», ci ricorda in Geografie Antonella Anedda, come Pireddu di origini sarde).

Partecipare dell’effetto-panimundu è fare esperienza di un oggi intempestivo, di un tempo anticlimatico, senza quelle angosce o accelerazioni pandemiche alle quali la ricerca coreografica di Panimundu ha saputo resistere.

– Melissa Melpignano, ricercatrice e studiosa di danza e arti performative

 

Pietro Pireddu, dopo i primi studi di danza in Sardegna, prosegue la sua formazione a Firenze presso la Scuola del Balletto di Toscana .Nel 2007, con Valentina Fruzzetti, fonda la compagnia Maktub noir. Nel 2009 e nel 2010, con la coreografia Menteur, vince il concorso internazionale per giovani coreografi European Dance Alliance Personal Work e nel 2011 vince l’International Choreographic Competition di Milano danza Expo. Successivamente collabora alle produzioni del regista e coreografo berlinese Christoph Winkler, Abendliche Tänze (2014) e Golden stars on blue (2015).
Nel 2015 lavora alla sua nuova produzione  che debutta a Parigi in occasione del festival Corpus. L’anno dopo debutta al festival “a piede libero” Mogliano danza con il lavoro site specific Totem. Sempre nel 2016 partecipa come coreografo al progetto Funfhundertsehzig, videoinstallazione di Irene Lupi, progetto vincitore del premio “TU35 – 2016” di Officina Giovani presso il Centro Pecci di Prato, e debutta con la sua nuova produzione Avanzi. Nel 2018 partecipa al progetto Re-Mark del coreografo Sang Jijia, una produzione multimediale di Fabbrica Europa che ha debuttato al Festival 2018 ed è stata successivamente presentata al City Contemporary Dance festival di Hong Kong. Nel 2018 crea Murphy, in collaborazione con Mosè Risaliti.
Tra settembre 2018 e gennaio 2019 ha lavorato a Palazzo Strozzi di Firenze all’interno della mostra dedicata a Marina Abramovic, “THE CLEANER”, interpretando le performance ImponderabiliaCleaninig The MirrorFreeing The VoiceFreeing The MemoryFreeing The Body. Tra il 2019 e il 2020 partecipa al progetto Sea Rant di Company. Attualmente è impegnato nella creazione del suo nuovo progetto coreografico Panimundu.

 

coreografia: Pietro Pireddu
interpreti: Carolina Amoretti, Chiara Casiraghi, Giulia Gilera
musica: Spartaco Cortesi
coproduzione: Fabbrica Europa, Compagnia degli Istanti
con il supporto di PARC Performing Arts Research Centre, Company Blu
nell’ambito di Dance4Gardens, con il contributo e il patrocinio di Città Metropolitana di Firenze

 

[foto: Rebecca Lena]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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