Andrea Belfi, musicista veronese di stanza a Berlino, con il suo nuovo progetto Eternally Frozen propone una serie di composizioni che nascono dall’utilizzo del canone, un’antica tecnica in cui una melodia iniziale è imitata da una o più parti in specifici intervalli di tempo, ricreando una sorta di ciclo infinito di ripetizioni.
L’opera si ispira all’immagine del Deprong Mori, un pipistrello che secondo la mitologia era in grado di piegare gli atomi e volare attraverso la materia solida grazie alla sua naturale capacità di eco-localizzazione.
La storia, ripresa anche al curioso Museum of Jurassic Technology di Los Angeles, racconta che uno di questi pipistrelli sarebbe stato “eternamente congelato” in un muro di piombo, costruito nel 1952 da un ricercatore della Rockefeller University, Donald R. Griffith, per studiare le capacità del volatile.
Da una parte, quindi, il canone, dall’altra il Deprong Mori “congelato”, entrambi simulazioni illusorie dell’eternità create dall’uomo, miraggi che diventano più significativi della realtà, per dar vita a una musica austera e insieme gioiosa, immersiva e ipnotica.

Andrea Belfi, batteria, percussioni, elettronica
Hilary Jeffery, trombone, elettronica

Batterista, compositore e musicista sperimentale, Andrea Belfi ha costruito negli anni un linguaggio sonoro estremamente personale, facendo interagire un essenziale set di batteria con un altrettanto minimale set elettronico e miscelando così la complessità timbrica dei suoni acustici con le infinite possibilità offerte dai supporti digitali. In questi anni si è guadagnato un’importante reputazione internazionale per le sue performance dal vivo. Nel 2019 è stato invitato da Thom Yorke ad aprire i concerti del Tomorrow Modern Boxes tour in Europa e Nord America. Ha collaborato, in studio e sul palco, con artisti del calibro di Nils Frahm, Mouse on Mars, Jóhann Jóhannsson, Mike Watt, Circuit des Yeux e David Grubbs. Ha suonato alla Philharmonie de Paris, al Montreux Jazz Festival, al The Greek Theater (Los Angeles), all’Unsound Festival (Cracovia), al Barbican Center (Londra), alla Issue Project Room (New York), al CTM Festival (Berlino), alla Fondazione Prada (Milano).
I suoi ultimi dischi, gli LP “Ore” (per la londinese Float Records) e “Strata,” hanno ottenuto l’apprezzamento di critici e addetti ai lavori come Mary Anne Hobbs, Gilles Petterson e Sasha Frere-Jones. “Eternally Frozen” è uscito a marzo 2023 è su Maple Death Records.

Musicista e compositore, Hilary Jeffery suona il trombone, la tromba, la tuba e il pianoforte. Nato in Inghilterra, dopo gli studi al Dartington College of Arts, Università di York e con James Fulkerson presso l’European Dance Development Center di Arnhem, ha intrapreso un vivace percorso musicale che lo ha portato a esibirsi in tutto il mondo. Attualmente vive a Berlino dove suona in molti gruppi, tra cui Zinc & Copper, Minor Tom, Tonaliens, Inconsolable Ghost, Mullet e Mouse On Mars Dimensional People Ensemble. Oltre che per i suoi ensemble, ha composto per David Kweksilber Big Band (Amsterdam), Slagwerk Den Haag, Acousmonium (GRM Parigi), Zagreb Experimental Ensemble.

foto: Roberto Brundo