26 Settembre 2024 16:00
Institut français Firenze | IT
in programma anche
h 16:30, h 17:00, h 17:30, h 18:00, h 18:30
nell’ambito di Fabbrica Europa 2024
Brigitte sarebbe soltanto una delle tante signore sole al mondo e invisibili, se non fosse che Nadia Addis, artista e circense olbiese, ha aperto quattro piccole fessure nel suo salotto.
Un teatro talmente in miniatura che quasi si indossa.
Con l’effetto intramontabile della poesia delle case di bambole, dello sbirciare la vita degli altri, del sentirsi piccoli in mezzo a grandiose cose minuscole.
L’allestimento è curato nei minimi dettagli, dalle babbucce al filo di perle, dal fido cane ai suppellettili e arredi: quadri, cornici, ricordi, dettagli.
Neppure a San Gregorio Armeno mettono tanta cura sotto Natale per fare i presepi, e qui c’è meno rumorosità borbonica ma tanta raffinatezza francese, europea e sarda. Un po’ Amélie e un po’ casa di Barbie, una Barbie anziana fatta di solitudini e ricordi dell’uomo amato.
È stupefacente come in pochi centimetri quadrati Nadia ci racconti la storia di una vita mentre l’anziana marionetta si fa carne e memoria. Quando si assopisce la casa si ribella, i quadri spariscono e si fanno cinema di ombre cinesi, dove scorre la storia del suo uomo d’altri tempi, con sagome di abiti eleganti, bastimenti e patimenti via mare, e altro che non sta bene dire.
Quello che mi preme dire è che il minuscolo teatrino ha solo quattro finestrelle dove spiaccicare il viso, mettersi le cuffie, e dopo è tutta meraviglia.
Da apneista tante volte ho indossato una maschera che mi spalancasse gli abissi del mare e le sue meraviglia.
Mai avevo indossato una maschera che mi spalancasse un mondo altrettanto fantastico dove il mare è ovunque, e lo si racconta con grande delicatezza e semplicità. Tutto parla di ironica malinconia e ricorda l’amore. Quello di una vita intera. E non è poco di questi tempi.
– Andrea Melis