Olimpia Fortuni
Fine

Fine è un’indagine sulla relazione con la madre biologica, spirituale, artistica e simbolica.
Nella religione andina Pachamama, che in lingua quechua significa Madre Cosmica, Madre Celestiale, Madre Natura, è una forma di riconoscenza che l’uomo fa alla natura, è l’unione fra uomo e natura.

Con Fine si sospende lo sguardo su un incontro, sia quello con l’umano sia quello con il mondo della natura. In questa zona di mezzo emergono memorie senza un ordine temporale, un viaggio metafisico che lascia entrare e rende possibile e visibile ciò che già era, ciò che già esisteva. Un salto quantico che abita ovunque e da nessuna parte. È un rito finale per ringraziare ciò che è stato e che nella sua conclusione si prepara a nascere in altra forma.

Fine diventa così un rito della Pachamama, una forma di riconoscimento e riconoscenza che l’autrice rivolge alle sue madri artistiche, Milena Costanzo e Raffaella Giordano, donne che con le loro parole, i loro corpi pieni di conoscenza, di esperienze e di memorie le hanno fatto da guida nel suo cammino artistico. Oggi, i loro corpi sono come Templi Sacri di un teatro che ha lasciato un segno e che le rende testimoni essenziali del capitolo finale della trilogia di Olimpia Fortuni dove l’autrice diventa l’anello di congiunzione tra passato e futuro, tra madre e figlia, tra ricordi e visioni, dove il corpo è custode di strumenti di conoscenza dell’altro e dell’oltre.

Fine è la traccia di una linea invisibile su cui, a un certo punto del viaggio, si è posato lo sguardo per questa creazione risvegliando la domanda di me bambina: “come si fa a creare uno spettacolo bello quanto la Natura?”
E proprio i miei errare nei luoghi dove la natura è maestosa e mostruosa, tra Namibia, Ecuador, Islanda, e anche l’incontro con diverse pratiche sciamaniche hanno allenato il mio sguardo in cerca di quel segreto. Un tema caro, che ripercorre la mia traiettoria artistica, perseverando in questa ricerca sull’osservazione della relazione tra l’uomo e la Natura, una natura Madre che comprende ogni cosa, un’entità che abbraccia tutti gli esseri viventi e li rende parte di un unico immenso ingranaggio cosmico, di un piano universale che comprende tutto ciò che è stato creato.
– Olimpia Fortuni –



Olimpia Fortuni è danzatrice e coreografa. Si diploma come danzatrice presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e presso il biennio “Scritture per la danza contemporanea” diretto da Raffaella Giordano. A partire dal corpo, la sua ricerca si basa da anni sullo studio del tempo come qualità di movimento e sull’osservazione della relazione tra uomo natura e animale che sono i temi centrali delle sue creazioni. Si avvale per le proprie produzioni del contributo artistico di Cinzia Sità. Nel 2010, insieme ad altri 11 artisti, crea il collettivo Famigliafuchè. Dal 2011 al 2014 cura le coreografie per le regie di Roberto Rustioni e insegna movimento agli attori. Ha lavorato come danzatrice per Kiss di Tino Seghal e ne Lo scorrevole di Vettor Pisani, per Costanzo/Rustioni, Arearea, la Valdoca, Samotracia, Giorgio Rossi, Raffaella Giordano, Casa Strasse, Zerogrammi, Company Blu. È co-autrice insieme a Pieradolfo Ciulli di Viale dei Castagni 16 (2014) premiato al bando Next Milano. Soggetto senza Titolo, solo selezionato alla Vetrina Giovane Danza d’Autore del network Anticorpi, debutta a Kilowatt Festival 2017 con la versione integrale. Fray, solo selezionato dalla Vetrina Giovane Danza d’Autore del network Anticorpi (2017), circuita in Italia e in Francia Nel 2018 debutta con DO ANIMALS GO TO HEAVEN?, prima coreografia di gruppo. Nello stesso anno crea un progetto di co-working Who cares? Ecologia del dialogo per Matera 2019 – Capitale europea della cultura. Nel 2020 inizia il percorso di ricerca Studio sull’Essere che la vede in residenza presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e a Ísafjörður in Islanda nell’ambito del progetto RoundTrip. Nel 2022, insieme alla musicista Katatonic Silentio, crea X, un profondo scambio umano e artistico dove suono e corpo si ritrovano. Artista associata di Sosta Palmizi, attualmente lavora per Ambra Senatore al CCN di Nantes.
concept e danza: Olimpia Fortuni
sound: Katatonic Silentio
con il contributo umano e artistico di Milena Costanzo e Raffaella Giordano
apporto drammaturgico: Cinzia Sità
assistente di scena Elisa Spina
direzione tecnica: Silvia Laureti
produzione: Ass. Sosta Palmizi
coproduzione: Teatro delle Moire/Danae Festival, Fabbrica Europa
con il sostegno residenziale di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia, Olinda/TeatroLaCucina, Danza Urbana – Rete h(abita)t/Sementerie Artistiche
Ringraziamenti a Corinna Ciulli per le pratiche sciamaniche e a Pieradolfo Ciulli per l’assistenza video durante il processo creativo

 

Calendario

3 ottobre 2024 | Fabbrica Europa – PARC Performing Arts Research Centre, Firenze | Anteprima
24 ottobre 2024 | Danae 2024 – Teatro Out Off, Milano

 









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