17 Maggio 2014 19:00
CANGO Cantieri Goldonetta di Firenze | IT
Home è il solo folgorante, denso di un’energia e di una presenza fisica quasi animali, creato da Louise Vanneste insieme allo scultore Arnaud Gerniers e al compositore Cédric Dambrain.
Sul fondo della scena un muro, al centro del quale appare una cornice di luce indiretta ma intensa.
La danzatrice si muove in questo spazio poco illuminato, nel riflesso della cornice luminosa.
La coreografia mostra tutto e niente: uno spazio infinito nella finitezza. Attraverso la sua energia interiore, la performer entra lentamente in contatto con ciò che la circonda.
La performance non propone un’evoluzione narrativa ma è pura espressione, un’esperienza sensoriale completa. Priva di ogni aspetto psicologico, Home mostra una forma di disumanizzazione, una perdita di riferimenti, una dimensione sconosciuta, un tentativo di avvicinarsi ai fondamenti dell’essere.
“(…) La performance più radicale resta senza dubbio quella di Louise Vanneste in Home.
All’interno di un ambiente sonoro teso sull’andamento di vibrazioni vertiginose e minacciose, un rettangolo nero appare sul fondo della scena, delimitato solo da un raggio di luce. Quasi subito si arriva a distinguere una vaga forma che a poco a poco si avvicina al proscenio, scivola davanti al rettangolo nero trasformandosi in ombra cinese. Impercettibilmente la luce aumenta modificando le nostre percezioni e permettendo di scoprire la danza lenta, quasi animale, di Louise Vanneste. Nata dal suo incontro con il lavoro sulla luce del giovane scultore Arnaud Gerniers, Home è una pièce impressionante, inquietante che può collocarsi non soltanto nel mondo della danza, ma anche in quello dei musei e delle gallerie d’arte.
J-M Wynants, Le Soir, giugno 2010