Libero esercizio di parole e gesti da Karl Kraus, Robert Musil, Filippo Tommaso Marinetti
Dal profondo terreno concavo della Boemia e di quell’Europa di “mezzo”, che ha generato l’espressione “guerra mondiale” e ha dato il via al secolo della distruzione globale, nasce la più straordinaria rivoluzione teatrale che il mondo ha conosciuto dopo la società attica.
Una schiera di autori teatrali, letterati, poeti, pensatori, che forti della lezione di Jarry piegano le pulsioni di una società inquieta, brumosa, cupa e assurda alla riflessione più ridicolmente atroce sul tragico contemporaneo dell’umanità.
All’uomo che si ritrova alle prese con un destino che non controlla, che non può pregare insolenti, ma tranquillizzanti Dei, resta solo il ghigno di altri uomini sconosciuti, senza volto.
Sono i proprietari delle macchine, delle armi, delle parole che guidano le masse, che torturano con la bellezza del sangue; sono quelli che abitano nei Castelli senza porte d’uscita, quelli che decidono chi deve stare in trincea, quelli che hanno il fischietto attaccato al collo.
Silvano Panichi
testo: Silvano Panichi
regia: Andrés Morte, Silvano Panichi e Ilaria Cristini
assistente regia: Giulia Guastalegname
produzione: AttoDue / Laboratorio Nove
interpreti: Maria Rosaria Santo, Massimiliano Bruni, Caterina Rossi, Federica Marra, Mirco Innocenti, Claudia Costanzo,
Natalia Tapinassi, Trudy Scroppo, Elisa Buonomo, Melissa Tagliafraschi, Giulia Belotti