Periodo e luogo
1 > 3 Giugno – Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, Firenze
Orario
Gio 1 giugno h 14:00 – 20:00
Ven 2 giugno h 10:30 – 16:30
Sab 3 giugno h 13:00 – 18:30, dalle h 18:30 apertura al pubblico
Rivolto a
danzatori professionisti
Il laboratorio si articola in due parti. Una prima parte di riscaldamento e ricerca fisica che si concentra sull’allineamento dello scheletro, sul respiro, sul senso del peso, sul controllo del centro e sul rapporto con lo spazio. A seguire, una serie di esercizi di esplorazione per facilitare le qualità dinamiche del movimento e per preparare il corpo all’improvvisazione performativa.
Nella seconda parte, dedicata all’esplorazione coreograficavengono introdotte alcune delle pratiche che caratterizzano il percorso di ricerca delle due coreografe.
Particolare attenzione viene posta sullo sguardo che muoviamo verso l’altro e su come questo sguardo crea possibilità di scambio e di contaminazione tra due o più persone. La condizione dell’incontro è il vuoto, ed è su questo vuoto che vengono distribuiti i segni, che ci caratterizzano, e che tradotti, rielaborati, mescolati, si compongono attraverso una concatenazione di significati.
Laureata in Lettere moderne presso l’Università Statale di Milano, Annamaria Ajmone si è diplomata come danzatrice presso la Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi, sotto la direzione didattica di Marinella Guatterini. Come danzatrice ha lavorato per Guilherme Bothelo (Compagnia Alias, Svizzera). Collabora come interprete con la compagnia Ariella Vidach-Aiep (Italia/Svizzera), Daniele Ninarello, Elisabetta Consonni, Santasangre, Muta Imago, Cristina Rizzo. Nel 2016 è invitata a partecipare a Compagnie Compagnie di Jérome Bel (Francia). Nel 2013, [In]Quiete vince il premio speciale del Premio Equilibrio 2014 (con la direzione di Sidi Larbi Cherkaoui); viene quindi invitata presso la Goteborgs Operans Danskompani. Nel 2015 crea Tiny, vincitore di “DnAppunti coreografici 2014”, presentato a Dna RomaEuropa Festival e alla Biennale di Venezia 2016, dove presenta Imaginary gardens with a real tods in them, esito finale della masterclass condotta nell’ambito della Biennale College. Nel 2015 vince il premio Danza&Danza come “interprete emergente-contemporaneo”. A giugno 2017 debutterà Mash, duetto in collaborazione con la danzatrice e coreografa cilena Marcela Santander.
Nata in Cile, Marcela Santander si diploma in danza-teatro presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. In seguito perfeziona lo studio della danza contemporanea presso il Centre National de Danse Contemporaine di Angers, con la direzione di Emmanuelle Huynh. Parallelamente studia Storia all’Università di Trento e ottiene un Diploma in Danza all’Università Paris-8. A partire dal 2011 lavora con i coreografi Dominique Brun (Sacre #197 e Sacre #2) e Faustin Linyekula (Stronghold). Collabora inoltre con il coreografo Mickael Phelippeau – Chorus (2012), Pour Ethan e Set-Up (2014), Kritt (2016), Footbolleuses (2017) – e cura la direzione artistica della manifestazione À domicile (Guissény, Francia). Nel settembre 2014 presenta il progetto Something around the sound, firmato con la danzatrice e coreografa Clarisse Chanel. Nel febbraio 2015 presenta Époque con il danzatore e coreografo Volmir Cordeiro. Nel marzo 2016, crea il primo solo Disparue. Nel 2017 debutterà con Mash, una coproduzione italo-francese, spettacolo creato in collaborazione con la danzatrice e coreografa Annamaria Ajmone. È artista associata (2014-2016) di Quartz- Scène Nationale de Brest.