Le Trait, come il tratto che unisce le tre pièce della nuova creazione di Nacera Belaza.
Due assoli e un duo, come un’eco al percorso della coreografa franco-algerina. Dopo aver danzato per anni a fianco della sorella Dalila, Nacera Belaza si misura con l’assolo. Un modo per sperimentare la solitudine, sentimento necessario per “restare permeabile all’ambiente circostante e poter accogliere in sé il mondo”.
Per Le Trait, Nacera e Dalila firmano tre diverse coreografie. Separate sul palco, sono comunque unite dalla relazione che entrambe hanno con il corpo, lo spazio e il vuoto.
Questa creazione incrocia anche un’altra storia: quella della coreografa e del paese di origine, l’Algeria. Attraverso Le Trait, insieme a due giovani danzatori incontrati dall’altra parte del Mediterraneo, Nacera Belaza esplora i legami tra la sua scrittura coreografica “ipnotica” e alcune danze tradizionali algerine, alcuni rituali sacri.
Una scrittura, una linea che ritroviamo di pièce in pièce, ma sempre reinventata. Quella di un’artista che aspira a “trovare il punto in cui il tempo non è più sottratto, e a toccare con un dito l’infinito per accedere a quello spazio dove lo può infine condividere”. Perché, anche se minimalista, quella di Nacera Belaza è una danza molto generosa, che invita lo spettatore a fare un percorso dentro di sé per meglio andarle incontro. Tutta la sua forza è in questo, nel suo non essere spettacolare, nell’intensità di un gesto minimale che sviluppa un’esperienza del sensibile e rivela una poesia capace di far sorgere una miriade di immagini, senza mai rappresentarne alcuna.
La Nuit | coreografia e inteirpretazione: Nacera Belaza
Le Coeur et l’Oubli | coreografia e interpretazione: Dalila Belaza
Le Cercle | coreografia: Nacera Belaza; interpreti: Mohamed Ali Djermane, Lotfi Mohand Arab