Compagnie 111 – Aurélien Bory

INVISIBILI

13 Settembre 2024 21:00

Teatro Goldoni di Firenze | IT


in programma anche
14 Settembre 2024 21:00 · al termine di questa replica, incontro con l’autore


nell’ambito di Fabbrica Europa 2024
In collaborazione con Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Si ringrazia Il Teatro delle Donne.


invisibili di Aurélien Bory, prodotto dal Teatro Biondo di Palermo e dalla Compagnie 111, vincitore in Francia del prestigioso Prix de la Critique come miglior performance della stagione 2023-2024, arriva a Firenze come spettacolo inaugurale del Festival, con la sua straordinaria rappresentazione di un Mediterraneo antico e attuale.
Un omaggio a Palermo e alla Sicilia, crocevia di culture, in cui Bory, sulle orme di Pina Bausch, unisce teatro, danza e arte visiva di fronte a un affresco del XV secolo.

Per costruire la sua creazione il regista francese si è infatti ispirato al Trionfo della morte, oggi custodito nella Galleria di Palazzo Abatellis di Palermo e diventato nel corso dei secoli un simbolo della città, tanto per il soggetto quanto per il mistero che avvolge la sua realizzazione. L’autore infatti è sconosciuto, ma si è rappresentato su un lato, insieme al suo assistente. Entrambi rivolgono lo sguardo allo spettatore, un’innovazione assoluta nella storia della pittura, creando così una suggestiva mise en abîme.

Nell’opera, di sorprendente modernità, non si tratta solo della morte, raffigurata come un impressionante scheletro dal riso sardonico sul suo cavallo, intento a scoccare le sue frecce al centro di una moltitudine di corpi. Si tratta soprattutto della sua rappresentazione. Il pittore non ci ricorda forse che l’arte non esisterebbe senza la consapevolezza della morte? E che ricorriamo alle rappresentazioni per parlare di ciò che rimarrà per sempre sconosciuto?
Nel Trionfo della morte di Palermo, il pittore e il suo sguardo ci interrogano sull’arte e la sua funzione. E infatti, al di là di questa danza di colori piena di vita, di questo caos vorticoso da cui emergono numerosi riferimenti, dello humour palpabile che sprigiona, l’affresco si propone come una sorta di consolazione. La morte non risparmia nessuno, dai più devoti ai più potenti, nulla resiste alla morte perché se non ci fosse la morte, non ci sarebbe la vita.

Per invisibili ho immaginato un fondale che riproduce il Trionfo della morte nelle sue dimensioni reali, sei metri per sei, le dimensioni di un teatro. L’affresco rappresenta, sullo sfondo, la peste bubbonica, flagello della storia che ha duramente colpito la città di Palermo. Ma naturalmente ho posto l’affresco nel contesto attuale, che esprime i drammi della nostra epoca: le morti dei migranti, le malattie, le catastrofi naturali.
Sulla tela, oltre ai due pittori, sono rappresentati artisti, musicisti, danzatrici. Sono esattamente gli artisti che ho incontrato per primi a Palermo. Innanzitutto Gianni Gebbia, sassofonista di fama internazionale, che ha lavorato con grandi artisti, in particolare con Heiner Goebbels. Poi Chris Obehi, cantante nigeriano che ha iniziato la sua nuova vita a Palermo arricchendo il suo repertorio con canzoni in lingua siciliana. E infine le danzatrici,  Valeria Zampardi, Blanca Lo Verde, Maria Stella Pitarresi, Arabella Scalisi. Con loro l’affresco al centro della scena si anima e, attraverso la loro danza, assume un’altra dimensione. Per gli artisti l’immagine costituisce uno spartito drammaturgico vertiginoso, un insieme di scene invisibili che possono essere rappresentate, se le si guarda ancora una volta prima che l’affresco si sgretoli e scompaia per sempre. – Aurélien Bory –


Autore e regista, Aurélien Bory, dopo aver studiato fisica, ha lavorato nel campo dell’acustica architettonica prima di dedicarsi alle arti performative. Dal 2000 dirige la compagnie 111 di Tolosa con la quale sviluppa un teatro fisico e scenografico – dello spazio e del corpo – e crea opere complesse con interpreti di diverse discipline: circo, danza, teatro, musica. Ha al suo attivo numerose collaborazioni con artisti di diversa provenienza: da Plan B, con il regista newyorkese Phil Soltanoff, a Je me souviens Le Ciel est loin la terre aussi (2019), creato con Mladen Materic, senza dimenticare Espæce (2016), presentato alla 70a edizione del Festival di Avignone o aSH (2018), creato al festival Montpellier Danse per la danzatrice Shantala Shivalingappa. L’interesse di Bory per la scenografia, oltre che nei suoi lavori per il teatro, si concretizza anche nelle installazioni che progetta, spesso in relazione a un luogo particolare, come Spectacula nel 2015 per il Théâtre Graslin di Nantes, TROBO nel 2019 per la Cité des Sciences et de l’Industrie di Parigi e Garonne nel 2020 per il Théâtre Garonne di Tolosa. Aurélien Bory dirige anche opere liriche: Orphée et Eurydice nel 2018, Parsifal nel 2020 e Dafne nel 2022 sono le sue produzioni più recenti.

con Blanca Lo Verde, Maria Stella Pitarresi, Arabella Scalisi, Valeria Zampardi, Chris Obehi
e Gianni Gebbia
concept, regia e scenografia: Aurélien Bory
collaborazione artistica e costumi: Manuela Agnesini
collaborazione tecnica e artistica: Stéphane Chipeaux-Dardé
musica: Gianni Gebbia, Joan Cambon
musiche aggiuntive: Arvö Part “Pari Intervallo” (trascrizione Olivier Seiwert), Leonard Cohen “Hallelujah”, J.S. Bach “Gigue, 2nd suite for Violoncello”
luci: Arno Veyrat
scenografia, macchineria e oggetti di scena: Hadrien Albouy, Stéphane Chipeaux-Dardé, Pierre Dequivre, Thomas Dupeyron, Mickaël Godbille
direzione tecnica: Thomas Dupeyron
responsabili palco: Mickaël Godbille, Thomas Dupeyron
responsabile suono: Stéphane Ley
responsabile luci: Arno Veyrat / François Dareys
produzione: Compagnie 111 – Aurélien Bory / Teatro Biondo di Palermo
coproduzione: Théâtre de la Ville – Paris, Théâtre de la Cité – Centre dramatique national Toulouse Occitanie, La Coursive scène nationale de La Rochelle, Agora Pôle National Cirque Boulazac Aquitaine, Le Parvis scène nationale Tarbes Pyrénées, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, La Maison de la Danse, Lyon – Pôle européen de création, Fondazione Teatro Piemonte Europa – Teatro Astra, Torino
sovvenzione: Convention 2023 Institut Français / Mairie de Toulouse
accoglienza delle prove: Théâtre de la Digue – Toulouse, Teatro Biondo Palermo
La Compagnie 111 – Aurélien Bory è sovvenzionata dal Ministère de la Culture – Direction Régionale des Affaires Culturelles Occitanie. Riceve il sostegno operativo della Région Occitanie/Pyrénées – Méditerranée nell’ambito del programma di assistenza agli operatori strutturanti e della Mairie de Toulouse. Riceve il sostegno del Conseil Départemental de la Haute-Garonne e della Mairie de Toulouse per alcune delle sue produzioni.
La Compagnie 111 riceve il sostegno dell’Institut français per alcuni dei suoi progetti internazionali.
A Fabbrica Europa invisibili è realizzato con il supporto di Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea.

foto: Rosellina Garbo

INFO
BIGLIETTI
Posti numerati
intero 25€
ridotto 20€ *
studenti under 30 15€ **
* over 65, soci Arci, Unicoop Firenze, Controradio Club, Touring Club Italiano, Istituto francese, Lungarno, IREOS, Centro Pecci Prato, possessori biglietti mostre in corso e Amici di Palazzo Strozzi, abbonati Autolinee Toscane, personale e docenti Unifi
** studenti universitari, Accademia delle Belle Arti, Conservatorio, IED, Polimoda, scuole convenzionate

PREVENDITE
online su maggiofiorentino.com e dalle ore 19 presso il Teatro Goldoni


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