30 Aprile 2014 23:00
Fondazione Romano-Cenacolo S. Spirito | IT
Nell’ambito della Notte Bianca di Firenze
Un viaggio nell’immobilità. David è il David di Michelangelo. Cinque uomini sono questo David, questo David che è tutti gli uomini. Invitando all’osservazione ostinata di queste figure maschili/David, di questi uomini che tengono la posa nell’identica maniera in cui l’uomo privato e sociale deve mantenere il suo “rango”, il suo ruolo e la sua natura d’uomo, David propone un viaggio in e nel David, un viaggio nell’uomo, in tutti i suoi stati, in tutta la ricchezza della sua complessità, delle sue contraddizioni, dal movimento del suo umore che sempre cambia, dal rimescolarsi della sua anima, i suoi lutti e i suoi abbandoni…
I David sono lì, ci guardano, ci accolgono, ci invitano, noi li guardiamo, e a forza di guardarli, finiremo per vederli , per osservare sul loro corpo le ripercussioni di ciò che li anima, di ciò che li rende così vivi, e presto, attraverso il cammino del loro sguardo, arrivati alla soglia delle porte aperte della loro anima, noi potremo accedervi, fino al cuore, fino al vortice delle loro emozioni. Essere David, essere uomo. David è l’uomo, essere David è impossibile… Ma allora, essere uomo? …