nell’ambito del festival Fabbrica Europa 2025
Questo lavoro è una ricerca sul maschile:
cos’è per me il maschile? come posso ‘liberare’ il maschile per non dovervi rinunciare? è possibile ritrovare un contatto intimo, proprio e non normativo con il maschile? la mia esperienza del maschile può davvero connettermi ad altri esseri umani? e può questo maschile diventare un ‘cortile’ o un campo di vita, fatto di esperienze varie e mutevoli, piuttosto che una categoria di appartenenza?
Questo lavoro nasce dal desiderio di scacciare certi fantasmi, disarmare la paura, allentare i confini, e non risolversi a vivere per mera opposizione né tantomeno per solo estraniamento. Fare della terra un cielo che, come il cielo, non confonda la geografia con la genealogia, l’altitudine con l’autorità.
Questo lavoro è anche il tentativo di scrivere una lettera al Padre, a quello che abbiamo conosciuto, anche quando ci è mancato, al Padre che abbiamo subìto, a quello che noi stessi abbiamo nutrito, noi come i nostri padri e i padri dei nostri padri.
Questo lavoro è un solo benché siamo in due. È un solo con un intruso. Io sono l’intruso.
Questo lavoro è un esercizio di commiato e in questo senso prende inizio da una fine.
Questo lavoro è un lavorìo.
– Gennaro Lauro
Gennaro Andrea Lauro, nato in Inghilterra e cresciuto in Italia, dopo gli studi di Filosofia e Lingue Orientali, si è avvicinato alla danza e al teatro, lavorando, tra gli altri, per Romeo Castellucci, Cindy Van Acker, Giorgio Rossi, Cie Meta, Cie Inkörper, Circo El Grito e Oona Doherty. Dal 2018 lavora a creazioni proprie. Sarajevo – la strage dell’uomo tranquillo, il suo primo solo, è stato finalista al Premio Equilibrio 2018 e selezionato per la Vetrina Anticorpi XL 2018 oltre che tra i ’40 Winks’ di Aerowaves 2019. Il suo secondo lavoro, Mondo, coproduzione franco-italiana, è stato selezionato per la Vetrina Anticorpi XL 2020 e tra i ’40 Winks’ di Aerowaves 2021. È stato inoltre creazione residente presso KommTanz/Cie Abbondanza-Bertoni e FabricAltra di Schio. Nel 2023 ha presentato ZugZwang, realizzato in collaborazione con sua sorella Elisabetta Lauro.
La sua nuova creazione, To Repel Ghosts / Lettera al Padre, debutta in prima nazionale a Fabbrica Europa 2025.
di: Gennaro Lauro
con: Silvia Mai e Gennaro Lauro
sguardo esterno: Elisabetta Lauro, Gösta Sträng
music angel: Juliette Sedes
luci: Tea Primiterra
produzione: Associazione Sosta Palmizi, Compagnie Meta
con il sostegno di: D.iD – Dance Identity, HOME Centro Coreografico, IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia / Teatro delle Moire, Oriente Occidente, Fabbrica Europa, Teatri di Vetro, Tenuta dello Scompiglio, K3 – Zentrum für Choreographie Hamburg, IIC Amburgo, SPAM
accolto da: Micadanses, BTT/Balletto Teatro di Torino, CND – Pantin, Le Volatil, 104-Paris