5 Luglio 2019 19:00
Palazzo della Propositura a San Gimignano | IT
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7 luglio 2019 h 21:00
liberamente ispirato agli Atti del Processo “Talaat Pascià”
Il 15 marzo 1921 un turco corpulento cammina per le strade di Berlino. Uno studente armeno, Soghomon Tehlirian, lo raggiunge e lo colpisce mortalmente con una pallottola. La vittima era Talaat Pascià, già ministro degli interni e uomo forte del governo dei “Giovani Turchi”, rifugiatosi in Germania dopo la sconfitta dell’impero ottomano nel primo conflitto mondiale e ritenuto il principale responsabile del genocidio armeno.
Qualche mese dopo, il 2 e 3 giugno 1921, dinanzi alla Corte d’assise del tribunale di Berlino, viene celebrato il processo a carico di Tehlirian: dopo un intenso e drammatico dibattimento lo studente armeno viene assolto.
Ripercorrere oggi gli atti di quel clamoroso processo, cercando di capire perché un omicida venne assolto e la sua vittima moralmente condannata, consente di cogliere, accanto al fondale politico da cui scaturì quella sentenza, una serie di inconfutabili dati storici che rendono tuttora attuale e non archiviabile la questione armena.
In questo primo studio sul processo la compagnia mette a fuoco l’intenso interrogatorio di Tehlirian, dove emergono gli orrendi racconti dei massacri perpetuati dai Turchi verso la popolazione armena e la continua e inesauribile sofferenza del giovane studente. Un progetto che dovrà necessariamente esser proseguito per dare voce alla storia e alla natura, inconcepibile, dell’uomo.