5 Luglio 2017 22:00
Rocca di Montestaffoli a San Gimignano | IT
Inverno è la prima tappa del nuovo progetto di produzione della compagnia Giardino Chiuso, che intraprende una ricerca sulle Stagioni della natura, in parallelo alle stagioni della vita, tema caro ad artisti di ogni tempo.
Le Stagioni scandiscono la nostra quotidianità con ritmi temporali certi, in qualche modo rassicuranti. Questo scorrere continuo, così vivo e presente nelle nostre esistenze, ci coinvolge in una riflessione antropologica sulla ciclicità, l’avanzamento e la percezione del tempo.
Il percorso narrativo dello spettacolo si focalizza sull’attesa, sulla stasi forzata, dove la materia del freddo si insinua impalpabile. In inverno sembra che il paesaggio si fermi mentre tutt’intorno il tempo continua, incessante, il suo fluire. Ogni piccolo cambiamento si riflette in uno scenario argentato, luminoso ma allo stesso tempo cupo.
La metafora tra l’esistenza umana e l’Inverno di un nostro tempo, sia esso la fine ineluttabile del ciclo vitale o il momento di passaggio a una condizione altra, genera contrapposizioni tra la visione gelida, arida e desolata e un’atmosfera di riposo e intimità, che ci proietta in un destino comune di immobilità, di luoghi nebbiosi dell’anima.
La natura prosegue spedita il suo corso, affascinante, e l’inverno finisce preannunciando una metamorfosi imminente.
Le composizioni originali di Julia Kent danno corpo, con la loro struttura ciclica, al trascorrere di un tempo che ritorna, con sonorità ora lievi e sospese, ora estreme e ridondanti, convergendo, con l’elemento scenico e la proiezione di immagini, alla creazione scenica.