in programma anche
alle 21:00
nell’ambito del festival Fabbrica Europa 2025 come parte del progetto “Attraverso Sant’Orsola”
in collaborazione con Museo Sant’Orsola Firenze
Finzioni di Lupa Maimone è un progetto che esplora il linguaggio coreografico tra oggetto, danza e figura, in cui il corpo, in un continuo divenire dà vita a figure mutevoli e a situazioni non lineari.
Il progetto si scompone in una serie di momenti scollegati, sequenze oniriche che nel loro insieme costruiscono un universo surrealista.
Ogni scena, come una scheggia di un sogno, si svolge secondo una sua logica interiore, dove corpo e ambiente si distorcono.
Ogni gesto è una piccola finzione che si costruisce e si dissolve come un gioco di inganni e rivelazioni: tra l’essere e il sembrare, il corpo si frantuma, si ricompone, si trasforma.
Oltrenotte è una compagnia di teatrodanza, con sede a Cagliari, diretta dalla coreografa e danzatrice Lupa Maimone. Sviluppa una poetica che mescola i linguaggi della danza contemporanea con quelli del gesto, consegnando agli oggetti la possibilità semantica di schiudere territori onirici e percorsi narrativi. La compagnia si dedica alla produzione di spettacoli di teatrodanza e musica, intrecciando spesso altre arti performative.
concept, coreografie e interpretazione: Lupa Maimone
creazione musicale: Alessandro Angius
oggetti di scena: Lupa Maimone
con la collaborazione di Pietro Rais
costumi: Cinzia Medda
tecnico e allestimento: Riccardo Serra
produzione: Oltrenotte
Attraverso Sant’Orsola è un invito a stare nel processo, a vivere il museo come spazio vivo, cantiere di senso e di relazione.
Una serata di danza e performance, ascolto e immaginazione che riattiva un’architettura vissuta, svelando il potenziale generativo dell’arte contemporanea come strumento di cura, appartenenza e trasformazione.
Le artiste invitate – Teodora Grano, Poliana Lima, Blanca Lo Verde, Lupa Maimone – abitano lo spazio di Sant’Orsola, che ospita la mostra collettiva “The Rose That Grew From Concrete”, con performance che intrecciano corpo, voce e memoria in dialogo con il tempo e con l’architettura in mutamento.
foto: Francesco Rosso