in programma anche alle h 19:00

nell’ambito di Fabbrica Europa 2024

Due donne mangiano semi di girasole in un parco, in un portone, in un cortile. Condividono uno spazio comune, una conversazione, l’intimità del silenzio.
Il cante (il canto) e il baile (la danza) irrompono all’improvviso, trasformando una scena di vita quotidiana in uno spettacolo intimo e magico.

Il Taranto è un palo, una forma di flamenco originaria della zona mineraria di Almería. È un canto primitivo, semplice, asciutto, senza chitarra, che nasce dall’esigenza di poter cantare liberamente.
In Taranto Aleatorio la coreografa e danzatrice María del Mar Suárez/La Chachi e la cantante Lola Dolores propongono la loro versione della spoglia crudezza di questo palo.
Con un approccio solo apparentemente casuale e la loro interpretazione irriverente fanno emergere un lato ironico e vivace del flamenco che esce dagli schemi tradizionali.

Danzatrice e attrice, La Chachi si è guadagnata un posto in quel filone di scomposizione e rivisitazione del flamenco tradizionale che vede tra i suoi protagonisti artisti come El Niño de Elche, Israel Galván e Rocío Molina. Diplomata in danza e recitazione a Malaga, la sua città natale, si è specializzata in flamenco con “La Lupi” e si è formata in teatro fisico, nuova drammaturgia e danza contemporanea, per arrivare a un linguaggio caratterizzato da una personale ibridazione di queste discipline.

creazione, direzione e interpretazione: María del Mar Suárez, La Chachi
canto: Lola Dolores
luci: Azael Ferrer
costumi: Eva Hurtado
sguardo esterno: Jana Pacheco
organizzazione e distribuzione internazionale: Luisa Hedo

Questo progetto è stato sostenuto da un finanziamento di Acción Cultural Española (AC/E).