23 Settembre 2024 21:00
Teatro Puccini di Firenze | IT
nell’ambito di BRIGHT-NIGHT Notte europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori
“Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti
Viaggia la polvere viaggia il vento viaggia l’acqua sorgente
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità”
In viaggio – C.S.I.
Migrano da sempre gli animali, inseguendo l’alternarsi delle stagioni, in cerca di risorse e futuro. Migrano per adattarsi all’ambiente che cambia. Migrano da sempre le specie umane, da due milioni di anni, partendo e ripartendo ogni volta dalla casa africana. Migrano da sempre i nostri antenati Homo sapiens, prima in Africa e poi fuori, disperdendosi su tutte le terre emerse, chiamando “casa” i luoghi più estremi.
Le loro rotte migratorie, a partire da un piccolo gruppo di pionieri del Corno d’Africa, hanno creato il magnifico mosaico delle culture umane sulla Terra: prima in Medioriente, poi in Caucaso, quindi nelle steppe sconfinate dell’Asia centrale, verso l’estremo Oriente e l’Indonesia, poi piegando ad Occidente in Europa e ancora salendo verso il vasto Nord, quindi attraversando il mare ed entrando in Australia, calcando i ghiacci della Beringia, continente ora sommerso, e irrompendo verso il sud delle Americhe.
Tutti i popoli della Terra hanno una radice comune. Per questo le razze non esistono, stanno solo dentro le nostre teste giacché siamo tutti discendenti da una stessa tribù africana migrante.
Migrare destabilizza chi giunge e chi accoglie, rimescola e rafforza la genetica, ci fa esplorare nuovi habitat, genera incessante diversità attraverso l’isolamento, la ramificazione, il meticciato. Siamo sempre umani alla deriva, nomadi in avanscoperta.
In un’epoca segnata da queste sfide, NOMADIC Canto per la Biodiversità esplora tali percorsi con sensibilità e profondità, spingendoci a riflettere sulla comune radice che unisce tutti i popoli del mondo. Invita a superare le barriere, sia mentali che fisiche, che abbiamo eretto tra di noi.
Con le parole narrate da Telmo Pievani e attraverso brani musicali di artisti come C.S.I., Philip Glass, Litfiba, Claudio Rocchi, Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo, PGR & Franco Battiato, lo spettacolo offre un’esperienza che invita alla riflessione e alla scoperta. Rappresenta un ponte tra arte e scienza, dimostrando come queste due discipline possano collaborare per comunicare temi complessi in modo accessibile e coinvolgente. Inoltre, testimoniano il potere trasformativo dell’arte nel promuovere consapevolezza e cambiamento, spingendo gli spettatori a esplorare il significato profondo della migrazione e il nostro legame con il mondo naturale.