5 Ottobre 2024 18:00
PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT
nell’ambito di Fabbrica Europa 2024
Tra il 2006 e il 2007 Amiri Baraka registra alcune sue poesie nel disco “Akendengue Suite” dei Dinamitri Jazz Folklore. A dieci anni dalla scomparsa del poeta, quattro di loro – Dimitri Grechi Espinoza, Emanuele Parrini, Simone Padovani e Beppe Scardino – sono stati invitati a dialogare musicalmente con la voce di Amiri in quattro quadri in solo, per restituire altrettanti ritratti inediti che ne mostrino le profondità, le sfaccettature e la complessità creativa, politica e umana.
Amiri Baraka (LeRoi Jones) è una delle figure più importanti e rappresentative del movimento poetico e politico nella storia della Black Culture. Nato il 7 ottobre 1934 a Newark, nel New Jersey, è autore di più di quaranta pubblicazioni tra saggi, raccolte di poesia, scritti sul teatro e di storia e critica della musica.
Le influenze sulla sua opera letteraria e sul suo impegno civile vanno dalla musica di Ornette Coleman, John Coltrane, Thelonius Monk e Sun Ra fino alla Rivoluzione Cubana, all’insegnamento di Malcolm X e ai movimenti rivoluzionari internazionali.
“Il Popolo del Blues” è il suo testo più noto, divenuto un classico della musica e della cultura afroamericana. Scritto a metà degli anni Sessanta, analizza con rigore e passione l’inestricabile intreccio che lega il blues e il jazz alla vicenda dei neri, dallo schiavismo alle lotte per l’emancipazione e i diritti civili. Nel delineare tale percorso, Amiri Baraka, pur considerando il peso delle radici africane, sottolinea i processi di ibridazione e meticciato che caratterizzano il blues e le altre forme musicali e culturali afroamericane.