Redi Hasa | Paolo Angeli

ROTTE MEDITERRANEE

19 Settembre 2025 21:00

Museo Marino Marini di Firenze | IT


nell’ambito del festival Fabbrica Europa 2025


Un Mediterraneo espanso si ritrova nell’incontro tra il violoncellista albanese Redi Hasa, compagno di viaggio per tanti anni di Ludovico Einaudi, e il musicista e sperimentatore sardo Paolo Angeli.

Due universi sonori che aprono alla meraviglia. La “chitarra sarda preparata” di Angeli, strumento unico al mondo, dialoga con il suono del violoncello di Hasa mostrando nuove possibilità di raccontare l’antico di culture nate tra le sponde del Mediterraneo in chiave contemporanea.


Nato a Tirana nel 1977 in una famiglia di artisti, Redi Hasa è cresciuto tra strumenti e spartiti. I suoi studi di violoncello al Conservatorio vengono bruscamente interrotti dalla guerra civile esplosa nel 1997 in Albania. L’anno seguente riesce a raggiungere la Puglia, dove viene ammesso con una borsa di studio al Conservatorio Tito Schipa di Lecce. In Italia avvia la sua carriera che lo porterà sui palchi di tutto il mondo, senza che questo gli faccia mai dimenticare mai le sue origini e la sua terra alla quale dedica il suo primo album in solo, “The stolen cello” (2020), un omaggio alla sua storia di migrante. Il titolo si riferisce infatti alla sua fuga in Italia durante la quale portò con sé il bene più prezioso, un violoncello “rubato”, sottratto temporaneamente all’Accademia di Tirana per poter sostenere l’esame d’ingresso al Conservatorio di Lecce.
Nella sua musica Hasa predilige l’ibridazione tra generi diversi, fondendo in particolare il rigore della formazione classica con l’immediatezza delle tradizioni popolari e sviluppando un approccio al suono liquido e meticcio, che lo caratterizza negli anni.
Nel corso di una carriera ventennale ha suonato, tra gli altri, con l’Orchestra Popolare Italiana, King Naat Veliov, Kocani Orkestra, Ambrogio Sparagna, Mauro Pagani, Rita Marcotulli, Pacifico.
Paolo Angeli è considerato uno dei maggiori innovatori della scena musicale internazionale. Originario di Palau in Sardegna, è cresciuto con lo sguardo rivolto verso il mare. Partendo dallo strumento tradizionale e grazie a un apprendistato decennale con il maestro Giovanni Scanu, unito all’influenza di musicisti delle avanguardie del Novecento, ha creato la chitarra sarda preparata, un vero e proprio strumento-orchestra.
A partire dalla metà degli anni ’90 ha abbracciato influenze che spaziano dal free jazz al folk noise, dal minimal pop al flamenco contemporaneo, dalla musica araba al post-rock, arrivando a un linguaggio di sintesi che proietta la musica tradizionale sarda nella contemporaneità.
L’improvvisazione è il motore della sua carriera trentennale, non solo come mezzo per costruire e sviluppare strutture compositive, ma anche come pratica di comunicazione tra musicisti di latitudini e culture musicali differenti.
Dal 2005 vive in Spagna e si esibisce regolarmente nei più prestigiosi festival e teatri internazionali. Ha improvvisato e collaborato con centinaia di musicisti tra cui Pat Metheny, che ha voluto una delle sue chitarre sarde preparate, Fred Frith, Iva Bittová, Hamid Drake, Evan Parker, Antonello Salis, Jon Rose, Iosonouncane.

foto: Nanni Angeli

INFO


Comments are closed.