4 Giugno 2015 22:00
Cortile Palazzo Strozzi di Firenze | IT
nell’ambito della Vetrina internazionale di giovani coreografi
Un solo che interroga il corpo come oggetto di resistenza.
In ogni tappa della nostra formazione, in ogni nostra esperienza, abbiamo dovuto resistere.
Il corpo è un luogo pieno di cicatrici, il passato è a fior di pelle, ma la sua presenza, visibile o nascosta, ci permette di mantenere gli occhi aperti sul presente.
“Senza impulsi il corpo è veramente poca cosa” (Titãs, Ô Pulso).
Aline si rade i capelli come segno di protesta nei confronti di un canone di bellezza imposto dal suo ambiente e dai media e usa il suo corpo come uno stelo che il vento ha piegato ma mai tagliato.
Il polso batte ancora!
Il mio seno è bendato per ricordare le cicatrici di mia sorella gemella che si è gravemente ustionata al petto quando aveva solo cinque anni.
Un marchio a vita per entrambe: per lei un segno fisico, per me uno choc da cui cerco di uscire unendo i nostri corpi e le nostre menti nella memoria, una resistenza nel tempo e nello spazio.
Aline Corrêa
Aline Corrêa, brasiliana, si è formata alla Scuola Membros, per poi entrare a far parte della compagnia dove è rimasta per cinque anni. Successivamente ha lavorato con la compagnia Hibrida. Ha partecipato a numerose residenze di creazione con, tra gli altri, il gruppo CENA 11 e Lia Rodrigues.
Attualmente sta portando avanti il suo percorso come coreografa e interprete in Europa.