Rob Mazurek | Gabriele Mitelli

5 Settembre 2018 19:00

Ai Confini tra Sardegna e Jazz – Sant’Anna Arresi | IT


Rob Mazurek – piccolo trumpet, electronics
Gabriele Mitelli – cornet, electronics

 

Uno di fronte all’altro. Senza filtri, senza mediazioni. In un gioco di sdoppiamenti e di rimandi che corre sul filo del più spericolato azzardo.
Rob Mazurek e Gabriele Mitelli. Trombettisti che trombettisti non sono, musicisti che dell’oltre e dell’altrove hanno fatto una ragione di vita. Venerato maestro il primo. Al centro della scena di Chicago da almeno vent’anni, catalizzatore di energie, infaticabile sperimentatore e maginifico punto d’incontro tra l’eredità danzante di Sun Ra e le intransigenti pulsioni del (post) rock meno allineato, tra la lezione di Bill Dixon e il gigantesco lascito della generazione AACM. Giovane e scapigliato il secondo. Istintivo e coraggioso nel gettarsi a capofitto nelle situazioni meno accomodanti e nei contesti più improbabili. Doveva succedere prima o poi che si incontrassero. Questione di affinità e di consonanza. Questione di vita. Questione di musica.
Luca Canini

 

Tra gli artisti più originali e rappresentativi del jazz elettroacustico contemporaneo, leader di gruppi come Chicago Underground, Sao Paulo Underground, Black Cube SP o la Exploding Star Orchestra, il cornettista e compositore di Chicago Rob Mazurek è tra i talenti più visionari della musica contemporanea. Attivo sulla scena del jazz e dell’improvvisazione dalla metà degli anni ‘90, Mazurek ha contribuito a rivitalizzare la scena di Chicago, gettando un ponte vitale tra la generazione dell’AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians) e quella più giovane, vicina al rock e alla musica elettronica. Fondatore del collettivo Chicago Underground, con formazioni che vanno dal duo (esibitosi in un memorabile concerto nell’isola di San Servolo due anni fa) all’orchestra, Mazurek ha militato negli Isotope 217 e collaborato con Gastr del Sol, Tortoise, Stereolab, Calexico, guidando poi uno straordinario quintetto, il trio Starlicker e la travolgente Exploding Star Orchestra, nonché São Paulo Underground e Black Cube SP.

 

Gabriele Mitelli nasce a Brescia nel 1988. Studia con il maestro Beppe Rusconi a Brescia e a seguire con il maestro Markus Stockhausen a Colonia con il quale nel 2012 ha suonato, partecipando al suo progetto di improvvisazione radicale, al festival “La Fabbrica del Jazz” di Schio. Nel 2014 esce il suo primo disco, “Hymnus Ad Nocturnum”, per l’ etichetta del Parco Della Musica di Roma. Nel 2016 pubblica il suo secondo disco con il duo Groove&Move insieme al vibrafonista Pasquale Mirra, tra i migliori dischi della classifica di European Jazz Chart, entra nel nuovo progetto di Cristina Donà e suona in alcuni dei festival più importanti in Italia. Nel 2017 è miglior nuovo talento italiano per i critici della rivista di settore “Musica Jazz”, vince il Bando AIR per le residenze artistiche all’estero e pubblica il suo secondo disco per l’Auditorium Parco della Musica di Roma con O.N.G. “Crash”. In pochi anni suona con alcuni dei più importanti musicisti della musica jazz e di confine tra cui Ralph Alessi, Jeff Parker, Rob Mazurek, Markus Stockhausen, Chris Speed, Gianluca Petrella, Simone Graziano, Alexander Hawkins, Giovanni Guidi, Cristiano Calcagnile, Beppe Scardino, Tino Tracanna. Nel 2017 è ideatore e direttore artistico del neonato GroundMusic Festival.

 

una produzione per Fabbrica Europa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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