27 Settembre 2015 17:00
Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia | IT
Il Rock Rose è un fiore che in natura tende ad aprire e chiudere la sua corolla molto velocemente, evocando sensazioni d’instabilità e perdita di controllo, tipiche degli stati di panico. Il suo utilizzo permette di convertire la paura in coraggio e il panico in capacità di razionalizzare le situazioni.
Rock Rose WoW tenta di scolpire il profilo di tre distinti corpi che insistono verso il proprio “ego”, facendo tutto ciò che possono e riconoscendosi in un meccanismo che si ripete senza evolversi. In mostra, silenziose rivoluzioni dietro le quali si celano, come sostegno invisibile, le pieghe grottesche dell’animo umano. Il gioco è ora leggero e fugace, ora crudo e feroce.
Analizzando da diverse prospettive il tema della corsa alla realizzazione del sé e della costruzione della propria immagine, Rock Rose WoW riflette sulle molteplici personalità che si formano in noi, tutte differenti, e sulle infinite potenzialità sigillate e perse nel tempo.
Rock Rose WoW traduce sulla scena la paura che si trasforma in coraggio, dove il corpo si duplica, triplica per raccontare tracce di una caduta innocenza, celate dietro la necessità di essere riconosciuti qui e ora, lasciando affiorare il timore di non esistere negli occhi di chi osserva. L’insistere dei corpi e il loro perdersi nei molteplici tentativi che sembrano non arrivare a compiersi, evocano contratture diaframmatiche e la difficoltà di portare a termine un respiro.