Silvia Calderoni / Ilenia Caleo

ARTIFICIALE. Laboratorio di pratiche performative

16 Marzo 2024 - 17 Marzo 2024

PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT


A PARC un laboratorio condotto da Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, rivolto a performer, sperimentatrici e sperimentatori di linguaggi, danzatrici e danzatori, e a chi desidera mescolarsi con la scena.

Durante le giornate, vorremmo lavorare su fenomeni di natura impalpabile, sull’orlo dell’impercettibile. Può un cambio di umore muovere l’aria, spostare una sedia, mutare il paesaggio?
Sperimenteremo la possibilità di intrattenere con la realtà una relazione anzitutto affettiva. Condivideremo con il gruppo dei/delle partecipanti il primo germoglio del nostro nuovo percorso di ricerca che transita nell’intercapedine dell’impercettibile, dell’affettivo e del prelogico. Creare coreografie d’affetti. Inquietare lo spazio. Agitare, agitarsi. Materializzare ectoplasmi. Colmarsi di stupore. Creare in scena qualcosa che sembri sbagliato, ma solo leggermente.
Attraverso l’uso espanso del corpo, dell’ascolto e della percezione cercheremo di mettere all’opera altre grammatiche, diverse da quelle consuete o quotidiane, per rompere le percezioni consolidate che organizzano il dentro e il fuori, il frame della rappresentazione, la consequenzialità.
Il workshop è uno spazio per fare ricerca insieme, e allenare la capacità alla composizione e alle scritture sceniche. Chi abita la scena ne è autrice.

– Silvia Calderoni, Ilenia Caleo


Silvia Calderoni è attrice e performer. Si forma artisticamente da giovanissima con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni, tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore Rosa, A place, ICS – racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis. Una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, King Arthur, Tutto brucia, ospitati in festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournée con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Nel 2022 è in scena ancora con Valdoca con Enigma. Requiem per Pinocchio. Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in “La leggenda di Kaspar Hauser”, film cult diretto da Davide Manuli (2012), e poi in “Last Words” (2020) di Jonathan Nossiter, nella serie Sky “Romolus”, diretta da Matteo Rovere e in “Non mi uccidere” (2021) di Andrea De Sica. È protagonista del film e video opera “Moonbird” (2022) di Rä Di Martino. È stata artista associata di Queering Platform del Kowloon Cultural District di Hong Kong (2020/23) e consulente artistica di Sherocco Festival (Ostuni).
Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Dal 2000 lavora come attrice, performer e dramaturg nella scena contemporanea, collaborando con diverse compagnie e registe/i. Ha curato la drammaturgia di Tutto brucia (2021), Frankenstein (a love story) (2023) di Motus e Exinction / les Phalènes (2022) del coreografo Alexandre Roccoli.
Filosofa di formazione, si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performing arts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale. È ricercatrice all’Università IUAV di Venezia, dove insegna “Performance, studi di genere e della sessualità”, e co-fondatrice del Master Studi e Politiche di Genere dell’Università Roma Tre. Collabora con il gruppo di ricerca del progetto quinquennale “INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979)”, ERC Starting Grant. Ha pubblicato il volume Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista, Bulzoni 2021 e co-curato In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979, b-r-u-n-o 2021. È una delle autrici invitate a scrivere per Choreographies of the impossible, catalogo della 35° Bienal de São Paulo.
Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena delle contro-culture underground e dei centri sociali.
Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. Dal 2017 sono docenti allo IUAV di Venezia nel Laboratorio di Arti visive. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS (2019), progetto performativo con 23 performer, prodotto da Santarcangelo Festival, CSS Udine, Motus Vague. Per la Queering Platform del Freespace West Kowloon di Honk Kong hanno ideato il progetto nomade SO IT IS (http://www.soitis.art/it). Nel 2021 hanno fatto parte di Flu水o, progetto crossdisciplinare vincitore dell’Italian Council (9° Edizione 2020), per il quale hanno creato l’azione performativa thefutureisNOW? (Milano, Seoul, Shanghai). Nel 2022, hanno creato l’istallazione Pick Pocket Paradise per la mostra “Espressioni con frazioni” al Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea (Torino). Sono artiste associate del Padiglione Italia della Biennale Architettura 2023.
Nel 2023 ha debuttato ad Amburgo il loro ultimo lavoro performativo The present is not enough, coprodotto da Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto Prender-si Cura, Kampnagel (Hamburg), Kunstencentrum Vooruit vzw (Ghent), Motus Vague.
Oltre ai progetti artistici, condividono in verità un po’ tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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