10 Maggio 2019 21:00
PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT
nell’ambito del progetto
FOCUS CINA
Corpo, ideologia, contemporaneità
Nel suo lavoro La Grande Onda di Kanagawa, l’artista giapponese Katsushika Hokusai si concentra sull’incontro tra le persone e la grande onda. Quando una potente energia incontra un ostacolo, si forma un’onda: più grande l’ostacolo, più dirompente l’onda. Questa performance nasce dai ricordi di una vecchia signora, dagli sconvolgimenti che le “grandi onde” della vita scatenano.
Nella sua lunga vita, la nonna di Wu Hui ha cavalcato molte onde. La guerra civile, la resistenza all’invasore giapponese, la rivoluzione comunista e quella culturale, l’abbandono del marito. Ha cresciuto figli e una nipote.
Sulla scena, frammenti di questa tempesta si alternano alle onde che Wu Hui ha fronteggiato: la dura formazione come ballerina, la difficoltà di rimanere una coreografa independente in un contesto che non prevede l’indipendenza.
Due vite e due generazioni dialogano e si rispecchiano, seguendo il moto delle onde.
FOCUS CINA
Corpo, ideologia, contemporaneità
Quando si sente parlare di arti sceniche cinesi, la mente va immancabilmente alle stesse immagini: le movenze languide dell’opera di Pechino, le prodezze fisiche di acrobati e contorsioniste, le immense coreografie di gruppo. Cartoline di una Cina esotica, lontana nel tempo e nello spazio, difficile da conciliare con la nostra idea (italiana, europea) di “contemporaneità”. Suggestioni che solleticano la fantasia suggerendo una differenza sostanziale, irriducibile, fra “noi” e “loro”. Dietro l’immagine bidimensionale riproposta incessantemente dai media, ci sono non una ma tante Cine diverse. E la danza contemporanea rispecchia bene il dinamismo di questo paese: una realtà in mutamento, sfaccettata, in cui tradizione e sperimentazione coesistono e dialogano in modo complesso. La rassegna “corpo-ideologia-contemporaneità” intende proporre, al pubblico italiano ed europeo, una panoramica ampia sulla recente produzione di danza e arti visive cinesi.
Cinque coreografi emergenti presentano il loro lavoro attraverso spettacoli, performance e workshop. Al centro della loro ricerca, il corpo, e le diverse forze ideologiche che (in ogni periodo storico) lo attraversano, condizionano, definiscono.
Dal corpo come luogo di resistenza di Lian Guodong/Lei Yan al corpo come ricettacolo della memoria di Wu Hui e Yu Yanan; dal corpo queer e provocatorio di Er Gao alla ricostruzione archeologica del corpo di Tian Tian. Oltre alla parte performativa, il programma offre occasioni di approfondimento con lectio magistralis di personalità accademiche, incontri con gli artisti e momenti di sharing con coreografi italiani. Anche l’aspetto visivo avrà un ruolo centrale, con filmati e contributi video che ripercorrono momenti e personalità salienti della danza contemporanea cinese.
Fabrizio Massini, curatore