7 Luglio 2017 18:30
Loggia del Teatro dei Leggieri di San Gimignano | IT
L’11 ottobre 1507 il pittore Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma per le sue passioni, ebbe un ducato d’oro dal priore del convento di Monteoliveto Maggiore per venire a ‘Sancto Geminiano’, a realizzare un Sant’Ivo che amministra la giustizia nella cappella a pianterreno del Palazzo Pubblico. Negli anni seguenti, con conclusione nel 1513, affrescò una Madonna con bambino, angeli e santi nell’androne del Palazzo Vecchio del Podestà. Quella figura così discussa, eppure sempre sostenuta dall’aristocrazia di Siena e dei luoghi vicini, ebbe a dipingere un’opera che rimane un po’ nascosta nel cuore dei luoghi d’arte, e che di recente è stata restaurata.
Attraverso il racconto di una delle figure più ambigue e affascinanti del Rinascimento, Luca Scarlini ci accompagna, anche per questa edizione, in un viaggio inedito e coinvolgente alla scoperta degli artisti che, nel corso dei secoli, hanno contribuito con le loro opere alla ricchezza del patrimonio artistico e culturale della città turrita, aggiungendo un altro ritratto dopo Maurits Cornelis Escher, Benozzo Gozzoli e Memmo di Filippuccio.