19 Giugno 2013 19:00
CANGO Cantieri Goldonetta di Firenze | IT
Che senso ha l’esistenza della bellezza? Come si declina l’idea della grazia?
In un luogo senza cornice, nel cadenzarsi di movimento ed equilibrio dentro forme che richiamano la perfezione geometrica, le danzatrici si muovono in uno spazio di parallelepipedi.
Meditation on beauty nasce dalla traduzione in gesto di ciò che si coglie nel mondo circostante, dalla condizione nella quale viviamo che implora la necessità della bellezza.
Un lavoro diviso in più parti, dove ogni capitolo continua la riflessione e segna un punto nello spazio. Ogni passaggio del lavoro risponde all’estetica di un atto coreografico che si pone al di fuori dell’idea di spettacolarizzazione, diventando un segno di esistenza, un’azione di riappropriazione dello spazio del corpo. Il danzatore e lo spazio interagiscono in un percorso preciso nel quale il corpo danzante si riprende lo spazio del bello, senza cercare artifici, partendo da ciò che esiste nel luogo del reale.
Nina Simone, Bruce McLean, Maya Deren sono solo alcune delle molte suggestioni visive e sonore che convergono verso i punti nevralgici del lavoro coreografico: il femminile, fragile e potente insieme, la relazione con ciò che è bello, la necessità della grazia, la ricerca dell’equilibrio.
Marina Giovannini è danzatrice e performer indipendente. Interessata alle potenzialità espressive del corpo, si dedica a un personale percorso di ricerca verso un linguaggio che privilegia la naturalezza del gesto.