Solaire è un lavoro che modifica la percezione del movimento. Andando di pari passo con l’intensità dei flussi luminosi l’impegno fisico occupa il primo piano di questo lavoro basato su flussi rapidissimi di energie, di accumulazioni e di deflagrazioni.
Il movimento si regge sulle inspirazioni e i soffi per proiettare nello spazio le accelerazioni dei corpi, impegnati sinergicamente. Questa composizione di tensioni si accorda perfettamente con il processo di illuminazione-tensione che implica un movimento preciso, rapido e misurato dello spazio che viene percorso e attraversato diventando l’asse in cui la luce si fa prolungamento del gesto e creando una serie di paesaggi che esaltano la visione.
Basato sulla velocità e sull’intensità, Solaire esplora il rapporto tra luce e corpo, tra attriti e cedimenti. La rapidità delle apparizioni e delle sparizioni rende la composizione una successione di quadri in movimento in una partitura per cinque danzatori.

Fabrice Lambert
Nato a Grenoble nel 1974, ha compiuto la sua formazione al CNDC L’Esquisse. Successivamente fonda, con Yuha-Pekka Marsalo, L’ Expérience Harmaat per la creazione di due lavori presentati al TCD, Ethogrammes e Etude pour 4 mouvements (1997).Dal 1996 al 1998 fa parte del collettivo Kubilaï Khan Investigations, mentre dal ’97 al ’98 è nella compagnia di Carolyn Carlson. Nel 1998 inizia una collaborazione con Catherine Diverrès al CCN di Rennes. Recentemente ha lavorato con François Verret, Emmanuelle Huynh e Rachid Ouramdane.
Dal 2000 porta avanti un lavoro di ricerca e creazione in seno a l’Expérience Harmaat, collaborando con artisti, video maker e danzatori. Da queste collaborazioni sono scaturit numerose creazioni: No body, never mind (2001), TOPO (2001), Le Rêve (2002), Play Mobile (2003), Im-posture (2004), Frédéric Lambert (2004), Abécedaire (2005), meutes (2006), Gravité (2007), D’EUX (2008) e VIRGA (2009).

concezione e coreografia: Fabrice Lambert
assistente alla coreografia: Hanna Hedman
interpretazione: Clémence Galliard, Madeleine Fournier,
Fabrice Lambert, Ivan Mathis, Steven Thomson
disegno luci: Philippe Gladieux
suono: Frédéric Laügt
costumi: Alexandra Bertaut
direzione: Bruno Pocheron
amministrazione: Agnès Carré
coproduzione: Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis, CNDC d’Angers, CNCDC Châteauvallon, Le Manège – Scène nationale de Reims
con il sostegno di: CCN de Belfort, Centre national de la Danse – Pantin, Théâtre de Vanves, Direction régionale des affaires culturelles d’Ile-de-France- Ministère de la culture et de la communication, Conseil Général des Hauts de Seine

Lo spettacolo è realizzato nell’ambito del progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea.