Carlos Motta

ATTI DEMOCRATICI. LA BUENA VIDA / THE GOOD LIFE

5 Maggio 2009 - 23 Maggio 2009 18:30

Stazione Leopolda di Firenze | IT


La Buena Vida / The Good Life è un articolato progetto basato sulla registrazione video e fotografica di 300 interviste realizzate in dodici città dell’America Latina: Bogotà, Colombia; Buenos Aires, Argentina; Caracas, Venezuela; Città del Guatemala,Guatemala; La Paz, Bolivia; Managua, Nicaragua; Città del Messico, Messico; Panama City, Panama; Santiago, Cile; San Salvador, El Salvador; São Paulo, Brasile e Tegucigalpa, Honduras, tra il 2005 e il 2008.
Tra i temi affrontati: la percezione individuale della politica estera degli Stati Uniti, la democrazia, la leadership e l’iniquità sociale. Il risultato è un ampio spettro di risposte e opinioni che variano in relazione alle situazioni locali e alle specifiche forme di governo nei diversi paesi latinoamericani.

Le interviste sono montate cercando di rendere trasparente il loro processo di realizzazione e di consentire agli spettatori una riflessione sul processo di produzione di questi “documenti” video. Il progetto mantiene una distanza critica rispetto all’utilizzo che viene fatto dai principali media di simili strategie di comunicazione, come le interviste per promuovere la “verità” e l’informazione “oggettiva”. In altre parole, benché The Good Life utilizzi tecniche comuni al giornalismo e al documentario, non pretende di mostrare la “realtà come è”, ma piuttosto di esporre un’interpretazione soggettiva e personale di “come la realtà dovrebbe essere”.
Questi documenti non sono neutrali, e la mediazione e l’ideologia dell’artista, così come quella degli intervistati, sono esplicite. The Good Life è stato concepito con l’obiettivo di fare domande sugli anni di sfruttamento e dipendenza che hanno determinato il destino della maggioranza dei civili in America Latina. Questo lavoro è nato dal desiderio di generare un dialogo pubblico intergenerazionale sulle azioni degli Stati Uniti in America Latina e sul modo in cui esse sono percepite a seconda del diverso grado e del diverso livello di intervento in ogni regione.
Motta è interessato a investigare la percezione di concetti politici come democrazia e leadership, e in particolare la loro attuazione, considerando il ruolo critico che questi giocano nel nostro sviluppo sociale.
Come questi concetti sono stati costruiti in Paesi così diversi come Honduras o Cile, dove il coinvolgimento degli Stati Uniti è stato completamente differente? Si può parlare di nazioni democratiche in America Latina, una regione geografica caratterizzata dall’ineguaglianza sociale? Qual è il ruolo dei civili e/o dei movimenti sociali all’interno dei diversi sistemi politici della regione? Queste, tra molte altre questioni, sono parte di uno sforzo per sottolineare il bisogno di una sistematizzazione dell’indagine (politica, sociale e storica) e il rifiuto dell’abuso, della manipolazione e della violenza. Il sistema proposto non tenta di imporre un’altra prospettiva egemonica del mondo, ma piuttosto di amplificare voci e opinioni non ascoltate sul complesso sistema di relazioni che hanno mantenuto i Paesi dell’America Latina poveri e sottorappresentati.

 

Carlos Motta (Bogotà, Colombia, 1978) è un artista che lavora soprattutto tramite la fotografia e le video installazioni, utilizzando strategie di indagine documentaria e sociologica per analizzare eventi politici, nello sforzo di osservare i loro effetti e suggerire modi alternativi di scriverli e leggerli. Le sue opere sono state presentati in mostre personali nel suo paese e all’estero (Institute of Contemporary Art (ICA), Philadelphia; Lower Manhattan Cultural Council, New York; rum46, Aarhus; Real Art Ways, Hartford; Kevin Bruk Gallery, Miami; Winkleman Gallery, New York; Alliance Française). Numerose anche le mostre collettive a cui ha partecipato: CCS Bard Hessel Museum of Art, New York; Palazzo Papesse, Siena; Foam_Fotografie Museum; TEOR/éTica, San José, Costa Rica; Sara Meltzer Gallery, New York; VideoBrasil, Sao Paolo, Brasile; Prometeo Associazione per l’Arte Contemporanea, Lucca; Artists Space, New York; Museum of Modern Art, Bogota; SF Camerawork, San Francisco; Fries Museum, Groningen.
I suoi video inoltre sono stati proiettati in importanti contesti internazionali: International Short Film Festival Oberhausen, Germania (2007); Festival des Cinémas Différents de Paris, Centre Culturel La Clef, Parigi (2006); 4ème Festival International du Cinéma Iranien en Exil, (Screening), Parigi (2006); VideoBrasil, Sao Paolo, Brasile (2005).

 

progetto realizzato con il sostegno dell’Osservatorio per le Arti Contemporanee / Ente Cassa di Risparmio di Firenze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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