9 Gennaio 2020 - 16 Gennaio 2020 00:00
PARC Performing Arts Research Centre Firenze | IT
Dal 9 al 16 gennaio il coreografo e danzatore Andrea Zardi è in residenza a PARC per proseguire la ricerca sul suo progetto Grindr.
Grindr è uno studio sulle dating app per incontri. Il tema nasce dall’esperienza che il danzatore ha avuto nell’utilizzo di questi strumenti, con cui si era creato un legame quotidiano e costante. L’uso dei social permette al nostro cervello di rilasciare endorfine in un canale che va a influenzare le nostre relazioni sociali e interagisce con le dinamiche umane in cui siamo coinvolti.
Il soggetto è mascherato, ma il corpo è scoperto e vulnerabile: una figura anonima con caratteristiche fisiche che si propongono come merce di scambio. Questo soggetto è circondato da telefoni che influenzano il suo movimento in un dialogo claustrofobico con il mondo della rete: il cerchio – e quindi il mondo – si apre solo quando corpo, parola e immagine vanno a coincidere in una telefonata in webcam.
Un individuo può essere un corpo senza volto: questo accade quando l’identità non è un parametro di incontro, quando è più rilevante il dettaglio del corpo accattivante, quando tutto ciò che si può volere per edulcorare il senso di solitudine è a pochi passi di distanza. In linea con Pulse, anche qui si instaurano dinamiche anomale nell’interazione con gli altri, corpi asserviti a uno scopo ma con modalità che sono del tutto presenti nel nostro tempo.