25 Maggio 2024 - 2 Giugno 2024 18:00
Villa Simonetta a Verbania | IT
nell’ambito di CROSS Festival 2024
Digital India è un’installazione digitale che ha come tema centrale la danza tradizionale indiana e il lavoro della compagnia Attakkalari Dance Company di Bangalore.
Nell’ambito del progetto CRISOL – creative processes, il videomaker Federico Torre, accompagnato da Antonella Cirigliano (CROSS), ha seguito le prove e la realizzazione di quattro pièces della storica compagnia indiana che utilizza il Bharatanatyam, la Kalaripayattu e il Kathakali come base di studio per la creazione di opere contemporanee altamente suggestive e con un potenziale visivo onirico unico nel suo genere. Mescolando video, luci, costumi e oggetti di scena, Attakkalari rivisita la propria cultura rendendola attuale.
La videoinstallazione presenta anche una ricca documentazione visiva attraverso interviste e l’introduzione del progetto Nagarika, diretto da Jayachandran Palazhy, che costituisce un archivio digitale della storia del movimento in India e delle sue implicazioni religiose e rituali.
Queste le quattro pièces che fanno parte della videoinstallazione:
Jeeva Pravaaha è una performance che riflette sulle esperienze dei migranti durante la chiusura improvvisa dell’India a causa del COVID-19. Ambientata tra le meraviglie architettoniche dell’India meridionale, esplora come queste strutture abbiano influenzato i rituali di vita e trasformato il concetto di casa che da rifugio diventa luogo di isolamento e tensione. Attraverso una mescolanza di eredità, ricordi e paesaggi urbani contemporanei, la performance celebra la libertà individuale e la spiritualità interiore dei devoti erranti. Con immagini digitali create dall’artista Kunihiko Matsuo e una musica quasi ossessiva di M.D. Pallavi e Bindhu Malini, Jeeva Pravaaha offre una riflessione profonda sulla condizione umana, e in particolare dei migranti, durante le situazioni di crisi.
Soul of the Soil è un pezzo coreografato dal direttore artistico di Attakkalari, Jayachandran Palazhy, e fa parte della produzione AadhaaraChakra. Gli artisti, vestiti con abiti tipici dei villaggi che ricordano i tempi passati, si muovono sulle note di una canzone popolare tamil cantata dal famoso musicista folk Shri Kupuswamy. L’opera riflette la dicotomia delle nostre vite in cui tradizione e modernità coesistono. Nel mondo urbano di oggi, dove la tecnologia domina le nostre vite, il brano ci trasporta in un altro tempo e luogo, forse in un’esistenza più idilliaca.
Nava Durga è una performance creata durante il periodo di chiusura del COVID, commissionata dal Museum of Art & Photography (MAP). L’opera si ispira alle immagini della potente e feroce Dea Durga realizzate da 9 pittrici contemporanee e utilizza la musica originale creata da Idappally Ajit Kumar. Questa danza esplora le condizioni delle donne indiane di oggi e le sfide che devono affrontare, offrendo un’interpretazione allegorica della lotta delle donne contro ingiustizie, pregiudizi di genere e discriminazioni sociali, utilizzando le vittorie di Durga contro il male come fonte d’ispirazione.
Vanna Vativukal è una coreografia commissionata come pezzo finale della National Bridal Couture Fashion week di Delhi diventando il pezzo forte dell’evento. Il pezzo parte da un’esplorazione delle energie maschili e femminili che esistono in noi ed esplora la natura giocosa del periodo del corteggiamento. La coreografia si muove attraverso immagini di corteggiamento, unione e condivisione, celebra la sensualità invocando immagini di riti di passaggio, rituali ed elementi come l’acqua, su musiche appositamente composte da MIDIval Punditz.
Digital India è un progetto di CROSS Project, Attakkalari Centre for Movements Arts, Fondazione Fabbrica Europa nell’ambito del progetto CRISOL- creative processes
In collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano