Dall’antico gioco del Pallone al bracciale a una pratica performativa
La ricerca di Alessandro Sciarroni attinge alla memoria e alla tradizione per dare vita a un nuovo e del tutto personale segno artistico e performativo.
In questa nuova creazione, prodotta da Fabbrica Europa, che trae origine dall’antico gioco del Pallone al bracciale, l’artista indaga i concetti di tempo e di durata, portando il corpo del performer a misurarsi con la dedizione, la resistenza, l’energia.
Lo Sferisterio delle Cascine di Firenze, 80 metri di lunghezza e 18 metri di larghezza. Un performer – un giocatore di Pallone al bracciale – permea di solitudine questo imponente spazio. Con il pesante manicotto di legno puntut, la palla di cuoio viene scagliata con vigore sul muro d’appoggio. La potenza dei palleggi insiste, incessante. La leggerezza, l’agilità nei piedi e nelle gambe e la forza nelle braccia creano un dispositivo dinamico che, nel movimento di un corpo teso, scattante e armonioso e nel carambolare della palla sul muro, trova una danza.
Lungo il muro, in tre piccole aperture, sono poste altrettante telecamere, a rapire i dettagli dello sforzo, del fluire delle movenze, della capacità di controllo nel possente colpo inferto. Le immagini proiettate sull’alto muro, fanno entrare lo spettatore nel gioco, restituendo la soggettiva dello sguardo del performer. Microfoni captano e amplificano l’impatto della palla sul bracciale e sul muro, o a terra. Un suono duro, sordo e sempre più forte che si intreccia al tappeto sonoro, una composizione originale creata per accompagnare l’azione.
Il Pallone al bracciale, un gioco di squadra, viene qui restituito in una dimensione solitaria. Un essere umano, solo in uno spazio enorme, gioca la sua personale partita. La solitudine di un corpo che sfida i propri limiti espande il vuoto riempiendolo di potenti ed emozionanti echi e risonanze.
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle performing arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori vengono ospitati in festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali rispetto ai tradizionali luoghi di fruizione, e prevedono il coinvolgimento di professionisti provenienti da diverse discipline. Le sue creazioni sono state presentate in tutta Europa, in Nord e Sud America, Medio Oriente e Asia. Tra i vari riconoscimenti che ha ricevuto nel corso degli anni, nel 2019 gli è stato assegnato il Leone d’Oro alla carriera per la Danza. Il suo lavoro, che parte da un’impostazione concettuale di matrice duchampiana, fa ricorso a un impianto teatrale e può utilizzare alcune tecniche e pratiche derivanti della danza e da altre discipline come il circo e lo sport. Oltre al rigore, alla coerenza e alla nitidezza di ogni creazione, i suoi lavori tentano di disvelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica degli interpreti, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una dimensione temporale altra, e di una relazione empatica tra spettatori e interpreti. Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE-PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024. I suoi spettacoli sono prodotti da Marche Teatro in collaborazione con diversi coproduttori nazionali e internazionali, a seconda dei progetti. È direttore artistico dell’Associazione corpoceleste_C.C.00#.
invenzione: Alessandro Sciarroni
con Luca Gigli, Sara Miccoli, Rodolfo Sorcinelli
musica: Aurora Bauzà e Pere Jou (Telemann Rec.)
disegno luci: Valeria Foti
direzione tecnica: Mattia Bagnoli
assistenza e collaborazione: Fabio Novembrini
produzione esecutiva: Alice Chiari
consulenza sul Pallone al bracciale: Stefano Sani, Paolo Petruzzi, Club Sportivo Firenze
produzione: Fondazione Fabbrica Europa, Comune di Firenze – Assessorato alla Cultura, Assessorato allo Sport
in collaborazione con corpoceleste_C.C.00#, Marche Teatro
Calendario
10-12 giugno 2022 | progetto “Secret Florence” – Sferisterio delle Cascine, Firenze
Fotogallery
[foto: Monia Pavoni]