Damiano Ottavio Bigi | Alessandra Paoletti
That’s all Folks!

Questo nuovo progetto nasce come prosecuzione ideale del nostro precedente lavoro, Un Discreto Protagonista, in un percorso che continua a mettere in dialogo danza, scienza e mito.
Se Un Discreto Protagonista si basava sull’origine dell’universo, e su quei processi fisici e astronomici ad essa legati e che si sono tradotti in mito, questa nuova creazione sposta l’attenzione sull’arrivo dell’uomo nella storia dell’universo, o meglio sul rapporto tra uomo e cosmo.

Per questo progetto, dal titolo provvisorio That’s all Folks!, abbiamo immaginato un quartetto di danzatori con cui esploreremo due diversi cammini.
In primo luogo cercheremo una “narrazione puramente fisica” attraverso schemi complessi di movimento volti a creare una struttura tematica che si dispiegherà all’interno della creazione in un processo graduale e continuo. Un lavoro che nasce dall’indagine su alcune forme rituali connesse ai miti di fondazione e alla cosmologia, e che operano sulla base di figure e percorsi archetipici. Ci porremo qui su una frontiera tra irrazionale e controllo, tra logica e caos, per esplorare relazioni spaziali e dimensionali, dove ogni cosa acquista senso nel momento in cui è legata alle altre.

In secondo luogo, ci concentreremo sulla costruzione di quattro personaggi. Personaggi sospesi in uno spazio indefinito, in un luogo effimero, non fisso; una sorta di zona grigia che è il punto di non ritorno di un viaggio verso un non-luogo e un non-tempo, dove sono chiamati a sperimentare una dimensione liminale e a entrare in contatto con la propria memoria inconscia.

Questa ricerca è ispirata al concetto di “orizzonte degli eventi”, cioè quella “superficie limite oltre la quale nessun evento può influenzare un osservatore esterno”, quell’orizzonte oltre il quale nulla si può vedere e tutto collassa in una distesa infinitamente densa. Un confine immaginario, circolare, dove i nostri personaggi sono alla ricerca di un nuovo inizio o delle prove che esistesse qualcosa prima di ciò che conosciamo. Il nostro mondo, in effetti, potrebbe essere nato da un universo precedente, da un momento, chiamato “del rimbalzo”, dove spazio e tempo sono scomparsi: il momento in cui tutto si è dissolto in una pullulante nuvola di probabilità.

Come può allora da un nulla, da uno zero, nascere qualcosa?
Questo viaggio ci darà l’opportunità di interrogarci sulla natura del tempo, del movimento e dell’instabilità, in un tempo e in un luogo in cui non esiste più un asse o una prospettiva centrale, ma dove tutto intorno a noi cambia relativamente a dove guardiamo.
E, in bilico su questo confine, le nostre forze, insieme alle nostre fragilità, si rispecchieranno e si mescoleranno, provando a imparare un po’ di più di chi siamo.

– Damiano Ottavio Bigi, Alessandra Paoletti

concept, direzione e coreografia: Damiano Ottavio Bigi / Alessandra Paoletti
danzatori: Damiano Ottavio Bigi, Ching-Ying Chien, Issue Park, Faith Prendergast
suono: David Blouin
scena: Damiano Ottavio Bigi, Alessandra Paoletti, Tzela Christopoulou
coprodotto da Festival Equilibrio Roma, FRITZ Company, Compagnia Simona Bucci/Degli Istanti, Fondazione Fabbrica Europa / PARC Performing Arts Research Centre
con il sostegno di Pina Bausch Zentrum (Wuppertal), 2 WORKS/Dimitris Papaioannou, Istituto Italiano di Cultura di Colonia in collaborazione con NID Platform, CHATHA Lyon

FRITZ Company Bigi/Paoletti è il progetto artistico che unisce Damiano Ottavio Bigi, danzatore e coreografo, e Alessandra Paoletti, attrice, regista e autrice. Bigi e Paoletti si incontrano a Istanbul nel 2013, dove inizia la loro collaborazione con Yuvaya Dönmek, Babam için – Back Home, to my father, opera realizzata per il Teatro Municipale di Istanbul. Da allora portano avanti un percorso sia pedagogico che creativo, incontrando persone provenienti da esperienze e realtà artistiche e culturali sempre diverse. Insieme hanno creato lavori come Marion, spettacolo all’interno del progetto Il posto dei racconti, curato da Mimmo Cuticchio e tratto da L’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo, Jamón en alquiler, creato con la danzatrice Africa Manso Asensio e presentato al Festival “Le Chaînon Manquant” e al Festival “Le Temps d’aimer”. La loro ultima creazione, Un Discreto Protagonista, è stata coprodotta e sostenuta da Torinodanza Festival, One Dance Week Festival, Compagnia Simona Bucci/Degli Istanti, 2 Works/Dimitris Papaioannou, il Funaro, Fabbrica Europa / PARC, Lavanderia a Vapore e Nrw Ministerium für Kultur und Wissenschaft. Lo spettacolo è stato selezionato dalla NID Platform nel 2021 (Open studio) e nel 2023 come produzione ospite.
Damiano Ottavio Bigi, nato a Roma e cresciuto tra Italia e Francia, è coreografo, danzatore e performer. Dall’Opera di Roma alla compagnia di Dimitris Papaioannou, passa attraverso diverse compagnie come il CCN di Nantes con Claude Brumachon, prima di diventare membro nel 2005 del Tanztheater Wuppertal diretto da Pina Bausch, dove lavora tuttora come artista invitato. Nel 2010 partecipa al film “PINA” di Wim Wenders. Gli incontri della sua carriera lo hanno portato a confrontarsi con esperienze e visioni creative molto diverse tra loro, arricchendo il suo mondo e ispirando il suo percorso come coreografo e pedagogico. Nel 2016 riceve il “Premio Capri Danza International” e nel 2020 il “Premio Sfera d’Oro per la Danza”.
Alessandra Paoletti, nata a Roma, è attrice, regista e autrice. Il suo percorso spazia tre diversi linguaggi e visioni all’interno che dal teatro fisico che la portano ad avvicinarsi al teatrodanza e alla danza contemporanea. Dopo essersi diplomata presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, alterna lavori sia come interprete che come regista. Tra gli incontri e le collaborazioni più significativi della sua carriera artistica, quelli con A. Knapp, J.A. Stanzak, T. Ostermeier, J. Muller / Fura dels Baus, J. Sanchis Sinisterra, R. Garcia e L. De Bei, con il quale collabora alla regia dello spettacolo Le mattine dieci alle quattro, vincitore del Premio Golden Graal per la regia 2010. Ha collaborato per diversi anni con l’Istanbul Municipal Theater come regista straniera.
foto: Rebecca Lena (Un Discreto Protagonista, Festival Fabbrica Europa, 21 settembre 2022, Teatro Cantiere Florida)












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