12 Maggio 2010 - 13 Maggio 2010 21:00
Stazione Leopolda di Firenze | IT
Jan Fabre ha creato questo solo di teatro-danza per la performer croata Ivana Jozic e nel 2010 ha completamente riscritto la coreografia, partendo dalla fisicità e dalla personalità della giovane performer Artemis Stavridi.
Il titolo del lavoro è tratto dalla prima strofa del leggendario pezzo del ’67 Ode to Billy Joe di Bobbie Gentry: It was the third of June, another sleepy, dusty Delta day…
La canzone racconta la storia di un suicidio.
Una ragazza sta cenando con la sua famiglia. Sua madre annuncia che Billy Joe è morto gettandosi da un ponte. Mentre gli altri si passano i piatti, fanno commenti su Billy Joe, si servono le pietanze, parlano del più e del meno, la madre si accorge che la ragazza non mangia più. Cosa c’è dietro? Forse si frequentavano segretamente?
Punto di partenza di Another Sleepy Dusty Delta Day è il tema dell’amore proibito e del suicidio.
Un giorno afoso, torrido, polveroso. Una storia d’amore e di abbandono. Un tuffo senza fine nell’ignoto.
Fabre ha scelto di scrivere questo testo in forma di lettera, una lettera di un uomo alla sua amata. Ne è risultato un testo assolutamente personale che sottolinea il diritto di ognuno di disporre della propria vita, e in particolare della sua fine. Un testo che testimonia l’empatia e il rispetto verso la vita, l’amore e la morte.