10 Giugno 2018 21:00
Sala Ghiberti - Accademia di Belle Arti di Firenze | IT
nell’ambito di Secret Florence, progetto strategico dell’Estate Fiorentina 2018
in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Firenze
Lifeguard è un lavoro basato sull’intimità e si svolge come una passeggiata. Prima opera di un trittico che indaga la concezione di presenza e di risonanza del movimento, mira a creare uno spazio raccolto in cui gli spettatori giocano un ruolo centrale, e proprio per questo si colloca al meglio in luoghi che permettono uno stretto contatto tra pubblico e artista.
Lontano dal corpo sublimato e da codici estetici prestabiliti, Benoît Lachambre esplora il regno delle sensazioni e dell’istintività. Riducendo l’uso di dispositivi scenici e facendo perno sul grottesco, l’azione coreografica si muove alla ricerca di nuove dimensioni percettive. L’energia proveniente dagli spettatori dà vita a nuove unità di misura, a dati mobili, che consentono all’artista di cogliere l’architettura sensoriale che lo circonda, fatta di onde vive, immutabili e vibranti. Ciascuno nel proprio paesaggio sonoro, spettatore e artista si incontrano in questo legame.
Azione performativa che cambia in rapporto al luogo e alle percezioni dell’altro, Lifeguard analizza nel profondo il movimento e mette in discussione le nostre proiezioni su come relazionarsi all’altro. Osservando la trance di un corpo, Par B.L.eux ci propone di ascoltare la fisicità in modo nuovo e di andare in cerca di una coabitazione dei sensi. All’interno di una nuova dinamica relazionale, lo sguardo, il tatto e il movimento degli spettatori diventano elementi della coreografia.
Benoît Lachambre ridefinisce lo spazio e la sfera dei sentimenti chiamando il pubblico a condividere un’intimità impersonale in un contesto che rende sfumati i confini e le definizioni di danza e movimento.
Lifeguard mette in discussione il ruolo dell’artista e la passività del pubblico; è un’installazione multiforme sulla vita, un lavoro da esplorare come una mostra in cui i visitatori sono invitati a condividere un’introspezione e a sentire la coscienza dei corpi.