nell’ambito di Mappe del Nuovo Mondo
Fuego di C.G.J. Collettivo Giulio e Jari vuole attivare un circuito di dinamiche e ritmi generato da un nucleo coreografico che si espande attraverso diversi moduli.
Le azioni del corpo si intrecciano al tessuto sonoro per produrre l’innesco di una composizione che trova, nella ripetizione e nella moltiplicazione di traiettorie, sequenze e scambi d’informazione, uno spazio e un tempo che si dilatano e si contraggono oltrepassando i propri margini codificati.
Un formato coreografico e sonoro che si nutre di un continuo divenire, declinando sviluppi, durate, intenzioni, temi, slanci che si propagano in un tempo serrato come in un flusso senza fine.
Jari Boldrini (1989) e Giulio Petrucci (1990) collaborano singolarmente con diverse realtà collezionando esperienze in comune con gli autori Fabrizio Favale, Cristina Kristal Rizzo, Virgilio Sieni e Stefano Questorio.
Nel 2018 fondano C.G.J. Collettivo Giulio e Jari, un progetto di ricerca e di creazione di formati performativi incentrati sull’osservazione di aspetti celati nella quotidianità di ogni cultura. Con il progetto Evento nel 2020 vengono selezionati alla Vetrina Anticorpi XL e ad Anghiari Dance Hub. Nello stesso anno vincono il premio Danza&Danza come interpreti emergenti. Grazie a ResiDanceXL 21 intraprendono la loro seconda creazione, Pas de deux, che ottiene il supporto alla produzione con la vittoria a DNAppunti coreografici 2021.
ideazione: C.G.J. Collettivo Giulio e Jari
con Giulio Petrucci, Jari Boldrini
musica live: Simone Grande
consulenza visuale: Elisa Capucci
produzione: Anghiari Dance Hub e Nexus Factory
con il sostegno di Stabile di Lì
Mappe del Nuovo Mondo è una piattaforma dedicata alla nuova scena performativa e multidisciplinare in cui vengono mostrati processi, esiti creativi e proposte di giovani artisti e professionisti internazionali che si misurano con i linguaggi del corpo, la musica, il suono, le nuove tecnologie e l’interazione con il pubblico, grazie a percorsi di ricerca, pratiche di sperimentazione e formati site specific.
foto: Stefano Scheda, dettaglio