CITY MIX

CITTÀ DEL MESSICO

8 Maggio 2009 23:00

Stazione Leopolda di Firenze | IT


Il progetto City Mix, giunto alla terza edizione, si configura come un viaggio tra le capitali della creatività elettronica contemporanea alla ricerca della musica avanzata e della progettazione visiva sperimentale. Nel sempre più ampio panorama delle arti e delle pratiche elettroniche mixmediali, alcune città più di altre sembrano capaci di raccogliere, motivare e dare spazio a energie produttive che coniugano ricerca, sperimentazione e qualità realizzativa, ridisegnando i contorni di una cultura all’insegna della condivisione digitale e del networking.
Questa edizione di City Mix segna anche una nuova collaborazione con Citypulse che presenterà, negli spazi della Stazione Leopolda, una esclusiva selezione di lavori video incentrati proprio sulle città del programma. Citypulse è un progetto internazionale, nato a Santiago del Cile, orientato alla costruzione di una ricca collezione di ritratti urbani sperimentali, realizzati da artisti che lavorano sui nuovi media come inediti punti di vista sulle metropoli contemporanee. Questa collezione coinvolge in progetti collaborativi artisti provenienti da varie discipline: dalla fotografia alla musica, dal video ai live media. Al momento l’archivio di Citypulse include oltre 450 lavori tra opere video, collezioni fotografiche e composizioni musicali realizzati da più di 150 artisti e presentati in vari festival tra Francia, Svizzera, Cina, Cile, Brasile, Argentina, Portogallo, Canada e Stati Uniti, oltre che nel magazine edito dal collettivo e in vari programmi televisivi.

City Mix > Città del Messico
Nella mappa internazionale delle arti elettroniche e digitali, da alcuni anni a questa parte, un posto di rilievo spetta ai paesi sudamericani, in particolare a Messico e Cile. La megalopoli di Città del Messico si è imposta come una delle più prolifiche fucine di nuovi talenti, cresciuti nella sua scena alternativa e spesso esportati nelle capitali mondiali della club culture. Il Mutek Festival, con le sue cinque edizioni messicane già realizzate, ha avuto un ruolo fondamentale in questo scenario, invitando alcuni dei principali protagonisti dell’elettronica europea e americana a esibirsi nella città messicana e promuovendo gli artisti locali a livello mondiale. Non trascurabile, per lo sviluppo delle arti digitali nel paese, il ruolo del circuito Electrovisiones: un incontro interdisciplinare nel quale convergono musicisti e artisti visivi con l’intento di favorire lo scambio e le collaborazioni tra artisti messicani e internazionali.

Murcof (The Leaf Label) _ live
Nell’estate del 2007, Fernando Corona ha completato un lavoro su commissione per Les Grandes Eaux Nocturnes, un festival annuale di suoni, luci e acqua nello splendido scenario di Versailles. Una suite musicale è stata composta per accompagnare l’allestimento della grande fontana nel Jardin du Roi nella serata di inaugurazione. Le Versailles Sessions sono il documento sonoro di questo evento e verranno pubblicate a novembre da Leaf. Le sei composizioni preparate per il progetto derivano interamente dall’utilizzo di registrazioni di strumenti barocchi del XVII secolo (inclusi clavicembalo, viola da gamba, flauto e violino) e di un mezzo soprano. GetSound, che ha Un tale processo di registrazione può sembrare un forte cambiamento per un artista noto soprattutto per essere attivo in ambito elettronico; in realtà si tratta di un’ulteriore evoluzione delle tecniche che Corona ha perfezionato negli anni.

Hector (Phonica/Horizontal) _ dj set
Hector Murillo è un messicano doc, trapiantato da qualche anno a Londra e affermatosi internazionalmente con il suolo solo nome anagrafico. Da quando, con l’amico Simon Rigg, è entrato nel vortice della Phonica Records (l’epicentro londinese della club culture più innovativa) le sue quotazioni sono salite vorticosamente fino alle residenze estive nei migliori club di Ibiza e ai party londinesi più cool. Il singolo che lo ha lanciato sui danceflor di mezzo mondo è stato “La raza”, un esplosivo intreccio di ritmi tribali e synth indiani, uscito su Horizontal nel 2008 mentre a nome Hector & Bryant è stato recentemente pubblicato da Phonica il nuovo lavoro “Tension”. Hector mixa tra loro diversi stili musicali con uno spirito eclettico nel quale si rintraccia sempre la sua anima latina. Le vecchie sonorità house, sempre combinate con le tendenze protese verso il futuro, donano ai suoi un set una grande energia e un colore assolutamente particolare, fortemente rappresentativo di quella esplosione latina che sta cambiando la scena dance internazionale.

Selfish _ live visuals

 

un progetto di Andrea Mi
in collaborazione con Intooitiv

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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