Collettivo MINE

LIVING LIKE I KNOW I’M GONNA DIE

25 Novembre 2021 20:30

Fonderia di Reggio Emilia | IT


Living like I know I’m gonna die di Collettivo MINE nasce nell’ambito di “Swans never die” che  propone di guardare a “La morte del cigno” di Michel Fokine, brano del repertorio classico tra i più noti al mondo, come a un campo di sperimentazione di stili, tecniche, identità e culture, tra reinvenzione e citazione, tra storia e memoria.

 

Mentre parliamo, sarà fuggito avido il tempo.
Afferra questo giorno.

Orazio

Living like I know I’m gonna die è una danza per cinque corpi.
Due coppie e un singolo formano, nella reciprocità un gruppo, un corpus unico di braccia allacciate che si dispiega in un reticolo di incontri fulminei che attraversano lo spazio con un andamento progressivo e ineludibile.
Il carattere ritmico subitaneo articola un movimento continuo, intensamente fitto e intrinsecamente caduco, destinato a cambiare, dissolversi, finire, non senza aver sfidato il tempo e il suo status effimero.
Così per Fokine Pavlova danzava il cigno morente, come una vera lotta contro la morte, incarnando un simbolo costante della transitorietà dell’esistenza e delle cose della vita.

Collettivo MINE nasce dall’incontro artistico tra Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis, Silvia Sisto.
MINE è un esperimento collettivo di creazione che si propone di portare avanti un lavoro di ricerca incentrato sulla condivisione di pratiche, sperimentazioni e linguaggi. Dal loro manifesto poetico: “Pratichiamo la poetica del corpo, il movimento, la libertà creativa, l’intuizione, l’immaginazione al di fuori di ogni preoccupazione estetica, nuove spazialità, la multidimensionalità di genere.

 

coreografia, invenzione e danza: Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis, Silvia Sisto
suono: F. De Isabella
styling: Ettore Lombardi
foto e video: Tonia Laterza
produzione: Fabbrica Europa, Operaestate Festival Veneto e Centro per la Scena Contemporanea CSC
realizzato nell’ambito del progetto “Swans never die” con il sostegno di Lavanderia a Vapore/Piemonte dal Vivo, Operaestate Festival Veneto e Centro per la Scena Contemporanea CSC, Bassano del Grappa, Triennale Milano, Teatro Brescia, Torinodanza Festival, Festival Bolzano Danza; “Memory in Motion. Re-Membering Dance History (Mnemedance)” – Università Ca’ Foscari Venezia; École Universitaire de Recherche CREATES e Centre Transdisciplinaire d’Épistémologie de la Littérature et des Arts Vivants, Université Côte d’Azur e con il coordinamento scientifico di Susanne Franco

 

[foto: Monia Pavoni]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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